Neve e sisma, la macchina dei soccorsi sta lavorando a pieno regime per sanare le situazioni critiche. Intanto la Regione fa sapere che tutte le frazioni sono state liberate e che sono stati attivati a Pieve Torina e ad Amandola due centri a servizio degli allevatori per la distribuzione di foraggi e mangimi. Proseguono a ritmo serrato da ieri i sopralluoghi dei tecnici della Protezione civile per monitorare il rischio valanghe e i fronti nevosi verticali ai bordi delle strade, dove con l’aumentare delle temperature possono verificarsi degli scaricamenti di neve con conseguenti problemi per la circolazione. Le utenze Enel ancora interrotte sono circa 200 e i tecnici sono al lavoro con i vigili del fuoco. Intanto nell’Ascolano rimangono in difficoltà una decina di frazioni, dove si continua a lavorare per sgomberare al meglio le vie di accesso. Molte di queste risultano non abitate, dove invece ci sono persone, queste vengono quotidianamente raggiunte per assistenza sanitaria e generi di prima necessità. Proprio stamattina i carabinieri forestali di Acquasanta hanno soccorso gli animali di due aziende nelle frazione di Casale Rotili isolata da oltre una settimana sotto oltre due metri di neve.
L’intervento è scattato su richiesta disperata di due allevatori preoccupatissimi per la sorte dei loro greggi di ovini rimasti bloccati all’interno di due stalle
I militari dalle prime luci dell’alba sono partiti a piedi e con l’aiuto delle ciaspole hanno raggiunto le due stalle isolate e con le porte sbarrate. All’interno della stalla è stato rinvenuto un esemplare morto probabilmente di fame che è stato rimosso per evitare il rischio infezioni Dalle macchie di sangue sulla soglia delle finestre i forestali hanno dedotto che alcuni ovini si sono tagliati con i vetri rotti nel tentativo di uscire. I militari hanno rifornito di acqua e cibo gli animali esausti con una scorta sufficiente per superare l’emergenza in corso.
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