di Alessandra Pierini
«Se non è disagio questo”. E’ con un misto di sconforto, pazienza acquisita e rabbia ormai placata dagli eventi che Tolentino ha accolto le tre scosse di questa mattina arrivate nel bel mezzo di un black out iniziato alle 22,30 di ieri sera e dell’emergenza neve. Insomma, dire “piove sul bagnato” suona quanto meno riduttivo. Ognuno si attrezza come può, le candele vanno a ruba e il pane disponibile è stato convogliato in un unico negozio aperto.
Nel centro storico gli esercizi commerciali sono chiusi. Qualche bar ha provato a resistere ma naturalmente questa mattina non si è servito nessun caffè. Girando per le vie limitrofe al cuore della città si susseguono le serrande abbassate di supermercati, pizzerie, alimentari, farmacie e quant’altro.
Chiusi anche i rifornimenti di benzina, le banche, l’ufficio postale. Il silenzio delle vie è rotto quasi esclusivamente dalla sirena di un allarme, forse di un negozio, che nessuno ha spento e continua a suonare a intervalli regolari. Anche le aziende hanno deciso di rimandare i lavoratori a casa visto che senza corrente non c’è nulla da fare. I cancelli di Poltrona Frau e Arena sono rimasti serrati.
Tanti sono i cartelli “Chiuso per black out” esposti sulle vetrine delle attività, fa eccezione la tabaccheria Vitali che espone la scritta “Siamo aperti”. Un modo per farsi notare visto che il negozio è completamente al buio e si rischia di non notarlo. Qui sono rimaste ancora delle candele: «Purtoppo poche ancora – spiega Eros Vitali – quelle normali le ho finite, mi sono rimaste solo quelle per candelabro» che comunque un cliente si accaparra. Alle 7 di questa mattina, all’apertura per qualche minuto c’era corrente ma poi Vitali non ha potuto fare più nulla. I clienti entrano e provano comunque a chiedere la ricarica telefonica, di una Postepay e tanto altro e Vitali non può far altro che spiegare a tutti.
Poco lontano in piazza San Francesco c’è la panetteria Luciana. Al bancone Giorgio Feliziani: «Sono l’unico ad avere il pane oggi. I miei fornitori lo avevano preparato per i supermercati e per tutte le altre attività ma alla fine sono rimasti tutti chiusi, alcuni perchè hanno le serrande elettriche e non si aprono». Così il negozietto è pieno di clienti.
L’energia elettrica è sospesa in città ormai da ore. Intorno alle 13 è stata ripristinata grazie all’intervento del Comune in ospedale, nella casa di riposo dove gli anziani sono rimasti comunque al caldo: «Abbiamo fatto tutto il possibile, – racconta il presidente Giorgio Sbaraglia – per assicurare ai nostri ospiti la migliore permanenza pur nella difficoltà».
Verso le 14 è tornata anche nel villaggio dei container in contrada Cisterna dove alcuni cittadini extracomunitari stanno chiedendo ospitalità. «Finora siamo rimasti nelle nostre case, ma ora dopo le nuove scosse abbiamo paura, non possiamo rientrare. Che facciamo in strada con questo freddo?». La responsabile della Protezione civile spiega con pazienza che il Comune ha riaperto il centro accoglienza a “Tolentino 815” e fa presente che la situazione nel villaggio è stata gestita al meglio. «Tutto si è svolto nella massima regolarità».
Domani e fino a sabato rimarranno chiuse anche le scuole.
Chiuso il centro commerciale La Rancia
Il cartello “Siamo aperti” davanti alla tabaccheria “Vitali”
Alla casa di riposo la corrente è stata ripristinata intorno alle 13 per intervento del Comune
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Daje Giorgio….
Tieni duro Giorgio