E’ inagibile palazzo Costa, importante sede di abitazioni, attività e uffici nel centro storico di Macerata. L’ordinanza che ancora non è stata firmata dal sindaco Romano Carancini dovrebbe essere emessa ad ore. Intanto la famiglia Costa, proprietaria del palazzo, ha provveduto ad informare residenti e titolari delle attività presenti nello stabile del possibile sgombero. Al momento non sono certe le parti interessate dal provvedimento adottato dopo i sopralluoghi della protezione civile. Alcuni esercizi come l’Unione tipografica, attività al piano terra del palazzo aperta nel 1919, starebbero già pensando a sistemazioni alternative. Un’ordinanza che in ogni caso potrebbe riguardare diversi studi professionali (tra cui quello del noto commercialista Tartuferi e di alcuni avvocati) e anche un’abitazione. L’edificio considerato un bene culturale è risalente al 1756, ed è considerato soprattutto per la sua scalinata interna uno dei più begli esempi di architettura residenziale dell’epoca. Solo una delle ferite di una città che giorno dopo giorno mostra sempre più evidenti i segni di un sisma che, pur non provocando crolli, ha danneggiato pesantemente abitazioni e beni pubblici, storici e culturali. Intanto si è in attesa anche delle valutazioni di diverse palazzine residenziali dei quartieri di via Severini, Pace e Vergini. In particolare alla Pace l’attenzione sarebbe alta sugli edifici costruiti a cavallo tra gli anni ’50 e ’70 in via Pantaleoni. Occhi puntati anche su alcuni immobili di via Crispi in centro storico.
(Cla.Ri.)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati