di Maurizio Verdenelli
Non è certo se afferrandogli (affettuosamente) il viso tra le sue grandi mani di ex ufficiale dagli Alpini, gli abbia pure detto alla sua maniera: “Coccu mia”. Tuttavia le testimonianze – numerosi i presenti all’incontro- concordano sul resto. Che cioè il presidente dell’ente Casa di Riposo di Camerino, Luigi (Gigi, per gli amici) Vannucci, funzionario della Cassa di Risparmio in quiescenza, incrociando a Camerino Matteo Renzi, presidente del Consiglio gli abbia detto: “Sono vecchio e un po’ rimbambito (in verità risulta più colorita l’attribuzione ndr) ma chiedo che Camerino ritorni a vivere!”. Il premier – lo attesta la foto accanto – ha ricambiato la carezza e confortato l’indomito camerinese che si è salvato miracolosamente insieme con la moglie Francesca dal crollo della sua abitazione. Dichiarano ancora le stesse fonti che Matteo Renzi abbia risposto a Gigi così: “Certo, certo” accompagnando le parole con il pollice alzato alla maniera di come gli sceneggiatori americani e dell’area Nato nei film del dopoguerra vedevano gli imperatori romani concedere la grazia, in arena, ai gladiatori sconfitti: in realtà era un pugno chiuso, ma in epoca di guerra fredda quel gesto sembrava allora ‘non politicamente corretto’.
Ma pur nella sua estemporaneità, l’episodio dell’incontro (“Il presidente mi ha trasmesso un calore incredibile” dice Vannucci) è servito a dare coraggio, spinta in questo momento nerissimo per la provincia e per l’ex capitale dei Varano. Dov’è la ‘Città in rinascita’, (così come dichiarava 19 anni fa il volenteroso slogan coniato dal sindaco Mario Giannella? E’ forse nei faldoni della procura della Repubblica del dottor Giovanni Giorgio, ex pm camerinese che ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di ‘disastro colposo aggravato’ in relazione al crollo del campanile della chiesa di Santa Maria in Via dove aveva casa un’altra icona cittadina: Maria Grazia Capulli? In zona ci abitano anche tre studentesse, scampate anch’esse ‘miracolosamente’ alla morte, come Gigi e sua moglie.
Più verosimilmente quell’idea-forza sta nel gruppo ‘iononcrollo’ degli ottanta ragazzi volontari che Vannucci ‘si coccola’ (parole sue) con gratitudine.Tuttavia il rischio-Camerino è un incubo che ritorna, dopo il sisma umbro-marchigiano. Piange quasi al pensiero (“Chi salverà la mia città adesso? Non vedo più molti eroi attorno a lei”) Michela Avi, a lungo capo ufficio stampa del Comune. Figlia di Gigi, altro ‘eroe’ come l’ex funzionario Carima. Il professor Avi non c’è più, tuttavia il ricordo delle sue battaglie giornalistiche per la ‘resurrezione’ della città piegata dal terremoto del ’97 e del suo amore per Camerino resta ancora per strade e piazze, come un’energia irriducibile non ancora dall’oblio. Amore e passione, gli stessi sentimenti del ‘vecio’ signor Vannucci, ‘penna nera’, fondatore con Enrico Panzacchi ed Antonio Parisi Presicce del ‘tesoro’ della Cassa di Risparmio: la Pinacoteca di palazzo Ricci a Macerata. “Camerino, signor Presidente, deve tornare a vivere!”. Ancora una volta, riscattandosi dalle proprie rovine e contrastando la voglia, i disegni di fuga di chi già scruta il mare dal bastione dei Borgia stretto nella morsa di un nemico implacabile che ogni vent’anni torna a far ‘sacco’ dell’ultima reggia dei Varano.
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Sì, quella degli highlanders camerti è davvero una delle saghe più avvincenti.
Il vuoto non può giovare al vuoto.(Libro tibetano dei poveracci)