
Il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini a confronto con i dirigenti nell’aula magna dell’IIs Matteo Ricci
di Claudio Ricci
(foto di Lucrezia Benfatto)
Dopo Camerino, Macerata. Il tour del ministro Stefania Giannini nei territori del sisma passa anche dal capoluogo dove la numero 1 del Miur arriva nel primo giorno di lezioni pomeridiane per i 600 studenti della Dante Alighieri. Sceglie proprio l’Iis Matteo Ricci, dove i ragazzi delle medie, a causa dell’inagibilità della loro scuola, faranno lezione per i prossimi pomeriggi fino al 28 novembre, per confrontarsi con i dirigenti scolastici della provincia. Una 30ina quelli presenti nell’auditorium dell’istituto di via Di Pietro. In prima linea gli insegnanti dei centri dove il sisma ha colpito duro: Camerino, (dove Giannini in mattinata ha incontrato il rettore di Unicam Flavio Corradini), San Severino e Tolentino.
E’ Maurizio Cavallaro, preside della Ugo Betti di Camerino (lui stesso tra gli sfollati) a prendere parola per primo, esprimendo timori per l’offerta formativa (messa a rischio dai molti giorni di lezione perduti), per il rischio perdite dell’organico studentesco con decine di famiglie traslocate sulla costa e per i parametri della ricostruzione. O “Nuova costruzione – come preferisce chiamarla il dirigente del polo camerte – con meno pastoni burocratici e più facoltà per i dirigenti che della scuola fanno un servizio”. Gli fa eco il collega Sandro Luciani del plesso Tacchi Venturi di San Severino passato dalle 15 alle 28 classi dopo aver accolto gli studenti delle altre scuole settempedane compromesse dal sisma. “I genitori vogliono costruzioni nuove antisismiche e certificate – è stata la richiesta di Luciani – La speranza è di avere i moduli il prima possibile per non continuare a perdere l’organico con molte famiglie che si spostano sulla costa e le restanti (circa 3-4 ogni classe) che dormono in palestra”.
Rassicura su tutti fronti il Ministro. Costruzione delle scuole: “Per la prima volta abbiamo un piano che mette insieme fondi europei, fondi statali, investimenti Bei (Banca economica degli investimenti, ndr) e soldi degli enti locali fuori dal patto di stabilità. A questo si aggiunge Casa Italia che prevede da qui a 10 anni un monitoraggio delle strutture pubbliche e in questo caso delle scuole”. Moduli: “Nessun problema per i moduli a San Severino e Tolentino che mi erano già state segnalate dal presidente Ceriscioli. Abbiamo un flusso di donatori impressionante per cui non esiste neanche un problema economico. Ora dobbiamo solo distribuirli. Laddove c’è bisogno e c’è la richiesta, il plesso scolastico e la comunità avranno risposte mirate”. Piano didattico e organico degli studenti: “La validità dell’anno scolastico è garantita anche dal decreto anche se ci saranno dei gap o non si finirà l’offerta formativa. Anche per gli organici sono previsti criteri di flessibilità nell’assegnazione degli studenti ai diversi istituti. Il decreto prevede strumenti mirati anche agli insegnanti che non hanno abitazione agibile”.
Un passaggio “doveroso” per il ministro quello al cospetto dei dirigenti maceratesi al timone di una situazione di cui la stessa Giannini fornisce le cifre ufficiali: “41 plessi inagibili su 66 in tutta la regione. Seimila studenti sui 9mila regionali. Una densità che parla da sola. La vostra è una responsabilità gigantesca anche in termini quantitativi. Senza contare che un quarto dei dati manca perché riguarda le famiglie che si sono spostate sulla costa senza comunicare l’avvenuto trasferimento dei figli”.


Genitori accompagnano i figli studenti della Alighieri alla IIs Matteo Ricci per le lezioni pomeridiane
A proposito di trasferimenti sembra aver suscitato entusiasmo tra gli studenti della Dante Alighieri la sistemazione all’Iis e la novità dell’orario pomeridiano. Un ritmo insolito per i ragazzi che tra due settimane torneranno a scuola di mattina, con 11 classi trasferite alla Enrico Fermi e 9 al Pannaggi. Una situazione che anche i genitori sopportano piuttosto bene. “Essendo un’emergenza non si può fare altro che adeguarsi”, dice Marco Vincenzetti padre di una studentessa della terza media. Parla di “entusiasmo tra i ragazzi per il cambio dell’orario e della sede scolastica” invece Paola Seri, insegnate della scuola alle Vergini e mamma di due allievi della Alighieri. Elogiando poi l’assessore alla scuola Stefania Monteverde per “la presenza dell’amministrazione” nella fase dell’emergenza. C’è chi guarda già al trasloco del 28 novembre con i problemi di traffico che potranno sorgere dalla carovana di genitori che accompagnerà i figli a scuola. Problemi che potrebbero riguardare soprattutto la Enrico Fermi dove la viabilità è a rischio congestione. Andrea Jager, anche lei tra le mamme della Alighieri, approfitta della Monteverde per suggerire “misure per agevolare il traffico” nell’orario di entrata e uscita delle lezioni.



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Certo che in una situazioni di emergenza ci si adegua, ma mio figlio non era affatto entusiasta ,anzi di tutt’altro avviso, e come lui ho visto altri ragazzi timorosi, come anche alcuni genitori che camuffavano la loro ansia dietro a finti sorrisi rassicuranti.
Le scuole vanno costruite in acciaio come l’ITIS di MC strutture più leggere, snelle e flessibili rispetto al cemento armato
Per un si… SI dice di tutto… #vedremo..