Ceriscioli in Consiglio:
“Nel decreto 350 assunzioni
per i Comuni”

SISMA - Il presidente della Regione ha relazionato sui drammatici dati del post terremoto. 249 zone rosse,166 scuole e 805 le attività produttive dichiarate inagibili. Ad Amandola, dopo la dichiarazione di inagibilità dell’Ospedale prosegue l'allestimento di quattro moduli sanitari, forniti dalla Protezione civile, dove ripristinare i servizi ospedalieri - VIDEO

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Luca Ceriscioli

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Un quadro drammatico della situazione marchigiana dopo il terremoto emerge dai numeri esposti oggi in Consiglio regionale presidente delle Marche Luca Ceriscioli: “E’ un sisma importante, che ha causato grandi danni. Gli sfollati sono 26.255, alcuni sono assistiti sul territorio (14.109), altri hanno trovato una sistemazione autonoma (5.247), e 6.899 in albergo”. Sono 123 i Comuni coinvolti: 144 le scuole inagibili, 805 le attività produttive. “Il decreto cerca di assumere questi elementi di novità per dare risposte ad una situazione mutata, perché un conto è gestire la situazione del terremoto di agosto e un altro è gestire la situazione adesso”, ha osservato. Da ripensare anche la sanità: “dopo l’inagibilità dell’Ospedale di Amandola prosegue l’allestimento di quattro moduli sanitari per i servizi ospedalieri”. Su Amandola, ci si chiede se recuperare l’edificio esistente oppure ricostruire ex novo. Stessa valutazione su parte dell’ospedale di Fabriano.

 

Il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, ha aperto la seduta assembleare di oggi e prima di dare la parola al presidente della Giunta Ceriscioli, su richiesta del consigliere Fabrizio Volpini, ha autorizzato un minuto di silenzio per la scomparsa del professor Umberto Veronesi. Successivamente Ceriscioli ha cominciato ad illustrare ai consiglieri la situazione in cui versano i territori colpiti dalle ultime due recenti scosse di terremoto. . “E’ forte l’impatto sulle popolazioni dei luoghi colpiti, che ha causato grandi danni, oggi abbiamo 249 zone rosse”.

 

I dati sono quelli forniti dalla Protezione Civile e sono in continuo aggiornamento. Dei 123 Comuni coinvolti 54 sono nella provincia di Macerata, 27 nel Fermano, 28 nell’Ascolano e 14 nell’Anconetano. Dei 26.255, alcuni sono assistiti sul territorio (14.109), altri hanno trovato autonoma sistemazione (5247), altri ancora in albergo (6.899). A queste si aggiungono 13.246 persone che trascorrono la notte in macchina o da parenti e amici per paura di nuove scosse. I contributi dati dalla Protezione civile nazionale alla Regione Marche hanno già permesso ai Comuni di affrontare le spese per la sistemazione dei cittadini, attingendo a una cassa unica.

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Tenda scuola a Gualdo

“Siamo di fronte a un nuovo salto di qualità – ha continuato Ceriscioli – Dopo il primo sisma tutte le stime sono soggette a revisione e a cambio dei parametri per cui molte ispezioni dovranno essere rifatte. Così anche per le scuole”. Le richieste di sopralluogo da parte dei Comuni sulle scuole sono state tutte espletate. Sono 166 le scuole dichiarate inagibili. Su 362 edifici controllati l’esito delle schede Aedes è stato: 196 agibili e le 166 inagibili (di cui 95 classificate B, 18 C, 4 D, 40 E e 4 agibili con altre costruzioni intorno da mettere in sicurezza e altre 5 inagibili).

“Il decreto che dovrebbe essere pubblicato oggi – prosegue Ceriscioli – cerca di assumere questi elementi di novità per poter dare risposte a questa mutata situazione. Un conto è gestire la situazione di agosto e un altro è gestire la situazione adesso”. Il presidente Ceriscioli ha inoltre comunicato che nel decreto si prevede l’assunzione di 350 unità di personale da assegnare ai Comuni dei territori colpiti, opportunamente ripartiti a seconda delle esigenze.

I moduli sanitari portati ad Amandola

I moduli sanitari portati ad Amandola

Le scosse di terremoto del 26 e 30 ottobre hanno ulteriormente compromesso anche il tessuto produttivo del territorio già in crisi dopo il sisma del 24 agosto. Sono aumentate a 805 le attività produttive dichiarate inagibili: 716 in provincia di Macerata, 28 in quella di Fermo, 57 in quella di Ascoli Piceno, 4 in quella di Ancona. Sono 234 le stalle inagibili (a Macerata 195, a Fermo 8, nel Piceno 31). In particolare, dopo l’avvio dei piani operativi di rilevazione dei danni nelle aziende agro-zootecniche e nelle imprese alimentari, le priorità sono state rivolte agli allevamenti di bovini e ovini che producono latte, allevamenti avicoli e agli stabilimenti di produzione riconosciuti Reg. CE 853/2004. “Nel decreto del Governo – afferma Ceriscioli – si prevedono aumento di incentivi e contributi per la costruzione di stalle provvisorie”.

Ad Amandola, dopo la dichiarazione di inagibilità dell’Ospedale prosegue l’allestimento di quattro moduli sanitari, forniti dalla Protezione civile, dove ripristinare i servizi ospedalieri. “Con questo nuovo salto di qualità – ha detto Ceriscioli – tutto va ripensato. Nel caso dell’Ospedale di Amandola, ci si chiede se recuperare l’edificio esistente oppure ricostruire ex novo. Occorre decidere come utilizzare le risorse dopo un’attenta valutazione dei costi. Stessa valutazione sulla porzione danneggiata dell’Ospedale di Fabriano, come pure sulle scuole. Restano valide tutte le misure comprese nel primo decreto relativo al sisma del 24 agosto”. Sarà inoltre ridefinito un nuovo cratere. Ceriscioli si è infine soffermato sulla richiesta da parte dei territori di coinvolgimento. “C’è grande disponibilità da parte delle istituzioni – ha dichiarato Ceriscioli – ed è apprezzabile l’idea suggerita dal presidente della Commissione Ambiente e territorio, Andrea Biancani, di portare i lavori della stessa sul territorio, sulla base di un programma di incontri ben articolato e concreto, aperto alla partecipazione di più Comuni coinvolti”.

 

 

 

 

 

 



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