Vigili del fuoco alla struttura che ospitava la Norcineria a Castelsantangelo sul Nera
A Castelsantangelo sul Nera l’acqua esce dai tombini e i tecnici stanno cercando di capire perché. «È cominciato dopo il terremoto 30 ottobre – dice il sindaco Mauro Falcucci – probabilmente per una compressione delle falde acquifere. Per adesso se non piove non dovrebbero esserci allagamenti, monitoriamo la situazione senza allarmismi. In questi giorni ci sono prelievi e studi sul fenomeno». La situazione è sotto osservazione anche al Soi di Macerata, che si è riunito questa mattina insieme al governatore Luca Ceriscioli e all’assessore alla Protezione civile Angelo Sciapichetti. «Bisogna capire cosa è successo – dice Sciapichetti – La portata del fiume è anomala sia rispetto alla stagione sia rispetto ai dati storici». Il Comune maceratese è stato messo ko dalla scossa del 30 ottobre che ha finito di distruggere il borgo e le frazioni, già gravemente danneggiate dai terremoti che si sono susseguiti incessanti dal 24 agosto. Sia a Castelsantangelo che a Visso e Ussita, le altre due città della zona dell’epicentro devastate dal sisma, sono previsti in settimana sopralluoghi dal mondo dell’impresa e della politica.
Domani Adolfo Guzzini, legato a Visso da un affetto di lunga data, visiterà la cittadina e presenterà un progetto economico a supporto dell’economia locale. Sarà presente anche il presidente della regione, Luca Ceriscioli.
(Fe. Nar.)
La torre di Castelsantangelo, che aveva resistito a tutte le scosse, è venuta giù il 30 ottobre
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