In memoria di un petroliere e di uno scrittore è il primo degli appuntamenti della rassegna Il Petroliere e il corsaro. Si apre il sipario sul contenitore culturale dedicato a Mattei e Pasolini, con uno spettacolo originale che mette in relazione i due personaggi e le oscure circostanze in cui hanno trovato la morte. La rappresentazione ha luogo nel giorno dell’anniversario della morte di Mattei, il 27 ottobre, alle 21.15, al teatro Don Bosco di Macerata ed è introdotta da un profilo critico di Enrico Mattei a cura di Maurizio Verdenelli. Un primo atto, liberamente ispirato all’opera di Lucio Biagioni, immagina, in un’atmosfera onirica tra la vita e la morte, il dialogo tra Enrico Mattei e William McHale, il cui aereo è stato dirottato ed è precipitato nelle campagne di Bascapé.
Cosa è accaduto? Chi sono i responsabili e quali i moventi di quello che sembra essere stato a tutti gli effetti un attentato? Un attentato al futuro dell’Italia, a un mondo non omologato e per questo inevitabilmente destinato ad essere stroncato sul nascere. È la pista su cui, secondo alcuni, stava lavorando Pier Paolo Pasolini in Petrolio. Nel romanzo, rimasto incompiuto, lo scrittore sembrava voler rivelare importanti verità sulla storia dell’Eni e sul ruolo che l’agenzia ha avuto nella politica nazionale. Nel personaggio di Troya è stata riconosciuta dagli interpreti la figura di Cefis, il quale è subentrato a Mattei alla presidenza dell’Eni. L’ombra più fitta è quella che si addensa però sul famoso Appunto 21, intitolato “Lampi sull’Eni”, trovato vuoto, ma secondo alcuni sottratto o manomesso perché contenente informazioni pericolose riguardanti anche l’assassinio di Mattei. L’ex senatore Marcello Dell’Utri, in particolare, ha dichiarato di averne avuto possesso, per poi ritrattare in seguito. Lo stesso omicidio di Pasolini potrebbe allora essere connesso alla denuncia che il suo romanzo avrebbe rappresentato.
Nel seguito dello spettacolo, attraverso l’intervista che vede affrontarsi un politico e una giornalista d’inchiesta, si tenta di andare in fondo al mistero per arrivare a svelare la verità. Ma quale verità? Esiste una verità? Ed è una verità univoca? Il secondo atto porta in scena il livello simbolico di quel grande affresco medievale che, nelle intenzioni del suo autore, è Petrolio e mette lo spettatore di fronte alla contraddizione che lo abita. Bene e male, norma e perversione, libertà e schiavitù. O schiavitù e libertà? Non è con un punto interrogativo che si conclude lo spettacolo.
La regia porta la firma di Paolo Nanni e della compagnia Ctr. Con la collaborazione dei coreografi Lara Carelli e Gianluca Marrazzo della scuola Talent’s dance e l’allestimento artistico di Anita Habluetzel Esposito. In scena Luca Feliziani, Raffaella Baratta, Giuliano Sampaolesi, Maria Valeria Dominioni, Vanina Pizii, Maurizio Vallesi. L’ingresso è gratuito.
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