Il direttore Michele Corsi
Oltre 60 docenti, circa 30 componenti del personale tecnico amministrativo e, soprattutto, 2500 studenti: questi i numeri del Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo dell’Università di Macerata che ben descrivono a colpo d’occhio la vivacità culturale e la forte attrattiva dei suoi corsi di laurea. Anche quest’anno si conferma l’eccellenza del corso di laurea triennale in Scienze dell’educazione, quarto in Italia nell’ambito di questi insegnamenti, che lo scorso anno accademico ha superato le 380 matricole. Sempre gettonatissimo il corso di laurea a ciclo unico quinquennale in Scienze della formazione primaria, come quello magistrale in Scienze pedagogiche: la prima laurea magistrale, quest’ultima, per numero di iscritti dell’Ateneo maceratese. Godono pure di ottima salute le altre proposte didattico-formative del Dipartimento: come la laurea triennale interclasse in Beni culturali e turismo, unica del suo genere a livello regionale. “Si tratta – spiega il direttore Michele Corsi – di un percorso didattico-formativo e di ricerca in grado di corrispondere alle attuali richieste formative e occupazionali, in sintonia con gli orientamenti nazionali ed europei, che vedono come un comparto unitario quello dei beni culturali e del turismo”. Al pari dell’altro corso di laurea magistrale in Beni Culturali.
Il Dipartimento in questi anni ha anche valorizzato in modo crescente l’internazionalizzazione dei processi di insegnamento, con la presenza in sede di numerosissimi docenti stranieri. Nello specifico, dallo scorso anno è stato attivato un corso di laurea magistrale interamente in inglese in Management del turismo che permette di compiere un anno di studi in Spagna all’Università di Oviedo e di conseguire, al termine, un doppio titolo di laurea valido in entrambi i paesi.
“Per quanto riguarda il terzo livello di formazione – conclude il direttore -, il Dipartimento prosegue con i Tfa, i corsi di specializzazione per il sostegno nelle scuole, l’impegno sul versante della disabilità, con la formazione specifica di educatori e insegnanti. Si conferma, nondimeno, il trend positivo anche sul piano della ricerca, con un alto numero di progetti europei vinti dai nostri docenti, un aumento degli scambi di docenti e ricercatori con paesi europei ed extra-europei e la conseguente costituzione di molteplici gruppi di ricerca internazionali. Per informazioni: http://sfbct.unimc.it.
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