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Pokemon mania,
caccia aperta a Macerata

INVASIONE - Un tour tra i giardini Diaz e il centro storico alla scoperta dei mostriciattoli Nintendo. Tanti i ragazzi alle prese con il gioco che ha conquistato tutto il mondo

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Un golbat svolazza sullo stemma di Macerata, ai Giardini Diaz

Un Golbat svolazza sullo stemma di Macerata, ai Giardini Diaz

 

Magmar a spasso verso il Sasso d'Italia

Magmar verso il Sasso d’Italia

 

di Federica Nardi

(foto di Andrea Petinari)

Esplode la mania Pokemon Go a Macerata. Sono passati otto giorni dal rilascio ufficiale del nuovo gioco della Niantic basato sulla realtà aumentata (la stessa del meno popolare ma non meno innovativo “Ingress”) e già l’applicazione per smartphone ha conquistato grandi e piccini. Soprattutto i primi che, tra il lavoro o gli spostamenti per le ferie, armeggiano con il cellulare in giro per la città. Anche nei luoghi più inusuali come uffici, ospedale o tribunale. Pokemon Go (leggi la guida di CM junior al gioco) è un passatempo che ha bisogno o di molto tempo libero o di molta autonomia di movimento. I mostriciattoli partoriti dalla mente del giapponese Satoshi Tajiri sono in mezzo a noi. In ogni momento e quasi ovunque.

 

Giocatori di Pokemon Go vicino a uno dei Pokestop dei Giardini Diaz

Giocatori di Pokemon Go vicino a uno dei Pokestop dei Giardini Diaz

Weepinbell guarda il cartellone dell'opera di Macerata

Weepinbell guarda il cartellone dell’opera di Macerata

 

A Macerata si può trovare veramente di tutto: dai più comuni Pidgey e Zubat (che infestano indistintamente ogni strada segnata dalla mappa) ai più rari Magmar o agli inusuali Magikarp e Jigglypuff (il pokemon rosa che fa addormentare gli avversari con la sua celebre melodia). Uno dei luoghi più popolati da pokemon e giocatori è sicuramente il polmone verde del centro: i giardini Diaz. Con ben 7 pokestop nel giro di pochi metri (luoghi dove è possibile fare rifornimento di oggetti utili al gioco), anche qui la fauna virtuale non manca. Tra i giocatori molti che hanno passato i vent’anni, la generazione del Game Boy, quando i pokemon  erano in bianco e nero e nella scatola chiusa di un videogioco. Ora la realtà aumentata trasforma la fantasia di quei bambini in un’avventura da adulti così realistica che ha catturato accoliti in tutto il mondo. Trasformando la realtà aumentata, per la prima volta dopo anni dalla sua invenzione, in un fenomeno di massa. Già c’è un gruppo Facebook che raccoglie i giocatori del capoluogo (si chiama “Pokemon Go Macerata”). Anche lo Sferisterio e i musei della provincia hanno approfittato della nuova moda per attirare un pubblico giovane (leggi l’articolo).

 

pokemon 3 foto ap

 

pokemon1 foto ap

pokemon4 foto ap

Una ragazza a caccia di Pokemon ai giardini Diaz

Crabby ai Giardini Diaz

Krabby ai Giardini Diaz

Nidoran alle giostre

Nidoran alle giostre

 

Clefairy

Clefairy

 

Venonat in centro storico

Venonat in centro storico

 



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