«Non possiamo nascondere serie perplessità per i ritardi che si stanno evidenziando circa l’ospedale di Macerata che deve continuare a rispondere adeguatamente in termini di servizi e qualità, alle necessità del territorio provinciale». I civici si mobilitano per l’ospedale di Macerata. Stavolta ad accendere il faro sui tagli e i ritardi nel turn over del personale ( in primis le tanto attese nomine dei primari) e nei servizi è la lista “Città di Tutti”, espressione civica dell’amministrazione guidata dal sindaco Romano Carancini, già autore di affondi pesanti sulla gestione della sanità da parte del governo Ceriscioli (leggi l’articolo). Preoccupazioni accentuate dalle problematiche emerse nel recente incontro tra i sindaci di Area vasta (leggi l’articolo) su un territorio in cui dice Francesco Baldantoni presidente della lista non solo «non ha ricevuto investimenti come altre zone» ma è gravato dal taglio «pesantissimo di 5 milioni di euro operato dal governo regionale».
Da qui una serie di interrogativi posti ai vertici di Area vasta e del governo regionale sulle carenze dell’ospedale del capoluogo: «Quando verranno nominati i primari mancanti nei reparti ancora attivi, visto che tali nomine, annunciate dai piani di pensionamento, sono attese ormai da tempo? Perché le liste d’attesa a Macerata sono bloccate per la quasi totalità dei servizi richiesti e i pazienti vengono di fatto reindirizzati su altre strutture regionali? Come può accadere che si tengano chiuse le sale operatorie? E infine, come si spiega la chiusura di un reparto come la pneumologia intensiva, fiore all’occhiello dell’ospedale fino a poco fa?».
Il sindaco Romano Carancini, Ceriscioli con il governatore Luca Ceriscioli e il direttore dell’Area vasta Alessandro Maccioni
Domande alle quali Città di tutti chiede risposte «non solo a parole -si legge nella nota – ma con fatti concreti e provvedimenti attuativi rapidi. Come lista civica non possiamo inoltre accettare la riduzione dei reparti di otorino e malattie infettive, né tanto meno la messa in discussione di radiologia interventistica. Apprezzando la visione lungimirante di un ospedale unico, e l’apertura al dialogo tra i sindaci, non possiamo assolutamente perdere di vista il mantenimento dell’attuale servizio sanitario che non può, e non deve, attendere tempi che molti malati purtroppo non possono permettersi. I malati necessitano di risposte quotidiane. Il rispetto verso questi bisogni deve essere il criterio guida per una governance efficace e efficiente. La Città di tutti non chiede nulla di più alla regione, la tutela della salute dei cittadini nell’ospedale di Macerata rispettando gli impegni e gli indirizzi già formulati.
(Cla.Ri.)
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