Delitto del catamarano,
preso De Cristofaro

E' stato catturato in Portogallo, dalla squadra Mobile di Ancona, due giorni fa. Un delitto orribile quello commesso nel 1988, a largo di Fano, quando uccise la skipper Annarita Curina, 34enne, di Pesaro, a colpi di machete, per rubarle il suo catamarano

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Il passaporto usato dal killer

Il passaporto usato dal killer, con la sua foto

 

Due anni di latitanza e la polizia inchioda Filippo Antonio De Cristofaro, oggi 62enne, il killer del catamarano. E’ stato catturato in Portogallo, dalla squadra Mobile di Ancona, due giorni fa. Un delitto orribile quello commesso nel 1988, a largo di Fano, quando uccise la skipper Annarita Curina, 34enne, di Pesaro, a colpi di machete, per rubarle il suo catamarano. De Cristofaro venne condannato nel 1991, in via definitiva, all’ergastolo per l’omicidio commesso tre anni prima. Fu accusato anche di occultamento di cadavere. Evase due volte: la prima, nel 2007, dal carcere di Opera dove era recluso dal 1988. La seconda, dal carcere di Porto Azzurro, nel 2014, dove era stato trasferito dopo la cattura nel 2007. Da due anni era ricercato e la squadra mobile dorica ha seguito passo passo ogni indizio che portava a lui. De Cristofaro era alla stazione in attesa di un treno diretto a Lisbona. Primula rossa dal 21 aprile del 2014, quando non era tornato da un permesso premio nel carcere di Porto Azzurro, all’Elba. Ora è nel carcere spagnolo in attesa dell’estradizione. La storia di lui sul catamarano in fuga, dopo il delitto commesso, tenne alta l’attenzione delle cronache di allora. Arrivato in Tunisia venne arrestato insieme alla sua fidanzatina olandese Diana Beyer complice nel delitto.
La cattura di De Cristofaro è stata possibile grazie alla cooperazione tra i poliziotti della squadra mobile di Ancona, quelli dello Sco, i nuclei speciali della polizia portoghese ed il coordinamento di Eurojust. Fino all’ultimo ha cercato di negare che era lui. la fuga, in questi anni, gli è stata possibile grazie a passaporti falsi. In Portogallo è stato trovato con il documento con un nome fasullo, Andrea Bertone.



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