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Pioggia e freddo in arrivo,
neve in montagna

METEO - Previsto nel week end l'arrivo di una perturbazione che porterà un calo delle temperature. Allarme tra le associazioni agricole per la scarsità delle precipitazioni durante l'inverno che è stato il più secco degli ultimi 30 anni

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di Sara Santacchi

Ultimo assaggio d’inverno nei prossimi giorni a causa di una perturbazione in arrivo da nord che porterà freddo, pioggia e addirittura la neve sui monti. “Sarà conseguenza – spiega l’esperto meteorologo Redo Fusari dell’Osservatorio geofisico di Macerata – di una saccatura che da nord scenderà verso la penisola iberica e che successivamente si sposterà verso l’Italia nel fine settimana portando maltempo anche sulle Marche, dove si registreranno pioggia, neve sull’appennino e un calo termico”. Certo, le precipitazioni previste sul territorio non cambieranno la situazione registrata in quelli che dovrebbero essere i mesi più freddi dell’anno. E’ una stagione anomala, infatti, quella che stiamo lasciando alle spalle con poche piogge, poco freddo, poca neve, in altre parole poco inverno. A meno di un mese dall’arrivo della primavera, dal punto di vista meteorologico la fine dell’inverno corrisponde proprio a questi giorni (con l’inizia a dicembre e la fine a febbraio). “Quella di quest’anno è stata una stagione piuttosto particolare – spiega Fusari – molto più mite rispetto alla norma con temperature medie invernali a Macerata di circa 8.4 gradi contro i 6.5 gradi dell’ultimo trentennio. Un calo addirittura del 55 per cento delle precipitazioni rispetto a quelle previste nel periodo con solo 90 millimetri di pioggia contro i 200 soliti alla stagione invernale.

 

Redo Fusari dell'Osservatorio Geofisico di Macerata

Redo Fusari dell’Osservatorio Geofisico di Macerata

Tutto ciò ha comportato una grave carenza di nevicate sul nostro Appennino con conseguenti problemi non solo per le varie attività connesse agli sport invernali e per l’ambiente montano in generale, ma anche per quelle che dovrebbero essere le preziose riserve di acqua che nelle stagioni successive, dovrebbero alimentare le vene sotterranee e i corsi d’acqua del nostro territorio. Le conseguenze negative sono temute soprattutto dalle associazioni agricole per la produzione dei prossimi mesi messa fortemente in discussione”. Cosa si potrebbe fare, dunque, per evitare situazioni di emergenza dal punto di vista delle riserve d’acqua nei mesi più caldi? “Bisognerebbe prendere in considerazione delle soluzioni come i bacini di raccolta così da trattenere le acque piovane ed evitare che queste arrivino al mare senza aver prima avuto un proficuo utilizzo” conclude Fusari.



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