E’ guerra aperta tra il sindaco di Castel Sant’Angelo Mauro Falcucci e l’ente Parco dei Sibillini. In una lettera inviata al presidente della Comunità del Parco e primo cittadino di Montefortino Domenico Ciaffaroni, Falcucci spiega i motivi della sua non partecipazione al voto del bilancio di previsione 2016. «Anche quest’anno nessun documento nè di sintesi, nè di dettaglio è pervenuto preventivamente – scrive Falcucci – Tale comportamento si ripete nonostante che, anche lo scorso anno segnalai questa presunta “disattenzione” che fu riportata nella conseguente delibera. Pertanto, non si tratta di “disattenzione” ma di un atteggiamento “voluto e consolidato” che non trova giustificazione». Omissioni che Falcucci contesta al presidente Oliviero Olivieri e al cda aggiungendo critiche per la mancata dotazione del piano del parco a distanza di 22 anni dall’istituzione dell’ente. Una situazione che lo stesso sindaco ha già segnalato al ministro Gian Luca Galletti: «Prossimamente coinvolgerò il presidente Matteo Renzi e sono convinto che, conoscendo l’attenzione che riserva ai sindaci per i quotidiani oneri cui sono chiamati, riceverò una risposta e anche in tempi brevi».
«Tutto ciò evidenzia ancora una volta quale considerazione gli organi esecutivi del Parco hanno sia di Lei – si legge ancora nella lettera indirizzata a Ciaffaroni – che di tutti noi componenti la comunità del Parco. I rappresentanti eletti dai cittadini continuano a essere considerati attori marginali e secondari di un ente che dopo 22 anni dall’istituzione non si è ancora dotato né del piano del parco, né aggiornato il piano pluriennale di sviluppo economico e sociale che per legge deve essere rivisto ogni anno ed ha una durata quadriennale. Termino con un’ultima considerazione: sono trascorsi ben 10 mesi dalla nomina dei componenti il consiglio direttivo e ancora non si è provveduto alla nomina del vice presidente e della giunta esecutiva. Auspico e sollecito un immediato impulso che potrà venire solo dai colleghi che sono nel consiglio direttivo e che finalmente si completi l’organigramma esecutivo e soprattutto che siano coinvolti i rappresentanti dei territori perché il malcontento della popolazione, specialmente di chi ha tutto il proprio territorio nel parco come il nostro Comune, ha raggiunto un limite mai registrato fino ad ora».
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