di Marco Ribechi
Sarà chiesto lo stato di emergenza per la provinciale di Scossicci. La decisione è stata presa in Regione al tavolo tecnico tra la terza commissione e l’Abat. Questa sembra la soluzione per poter intervenire tempestivamente a difesa del litorale nel chilometro di costa flagellato dalle mareggiate. Dopo gli episodi di due settimane fa, quando le onde hanno raggiunto il manto stradale (leggi l’articolo) e soprattutto dopo le proteste dell’Abat e degli operatori turistici sotto il palazzo della Regione (leggi l’articolo) sembra che qualcosa inizi a muoversi. Oggi l’Abat ha incontrato l’assessore regionale per la difesa della costa Angelo Sciapichetti e la terza commissione. Presenti anche il consigliere Elena Leonardi, il segretario di Porto Recanati Francesco Massi, il geometra Daniele Re e il vice commissario. «Parleremo con il prefetto per capire se c’è la possibilità di chiedere lo stato d’emergenza per la difesa delle vite umane – dicono i rappresentanti dell’Abat – in caso di risposta positiva potranno essere accelerati i tempi di intervento». Al tavolo si è discusso anche delle future progettualità: «La commissione ha ribadito la necessità di un progetto complessivo, come da noi richiesto – continua l’Abat – ma per fare questo non si può aspettare di intervenire in un’unica soluzione. E’ importante pensare diverse tappe di realizzazione per sfruttare mano a mano le risorse disponibili». La commissione ha imposto che il progetto sia realizzato a livello comunale, ma l’Abat ha chiesto alla Regione di accompagnare le fasi in maniera tale da evitare errori. «Siamo abbastanza soddisfatti – concludono gli operatori – Non c’è niente di concreto ma almeno c’è stata una presa di coscienza e un impegno. Noi continueremo a fare le nostre richieste e aspettiamo che il prefetto si pronunci».
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