di Gabriele Censi
Esperti nazionali a Civitanova per il “Tour digitale” di Confartigianato dedicato alla sicurezza e ai crimini informatici. Un tema che coinvolge tutti, cittadini, imprese, professionisti ed enti. Con riflessi economici rilevanti. La sintesi dell’interessante seminario di approfondimento è che ancora una volta vale il detto “prevenire è meglio che curare”, anche perché spesso i danni che si subiscono non sono sanabili in modo indolore.
Ne ha parlato per primo il delegato della Polizia Postale di Macerata, l’ispettore Raffaele Daniele: “Spesso i reati vengono commessi fuori dai confini nazionali e anche in Europa è difficile recuperare il maltolto. I più diffusi casi a danno delle aziende sono l’intrusione e il furto nelle caselle di posta elettronica, il cryptolocker, il phishing, il furto di dati. Dare importanza alla sicurezza informatica non è solo un costo”.
Nel campo della repressione la battaglia è complessa, ci sono onerose rogatorie internazionali a cui spesso le procure rinunciano e così l’80% dei casi sono archiviati. Diventa fondamentale aumentare la consapevolezza dei rischi che si corrono. Non sono solo i pc le porte aperte agli hacker, ci sono gli smartphone, le carte di credito, il passaporto, e tanti altri dispositivi. Il digitale fa ormai parte del quotidiano e unisce la vita lavorativa e quella privata.
Giuseppe Ripani dell’area Innovazione di Confartigianato Imprese Macerata e Rossano Rogani (Digital Evidence), socio Aipsi (Associazione italiana professionisti sicurezza informatica) hanno organizzato il workshop che ha affrontato il tema nei vari aspetti tecnici, economici e giuridici. Con gli esempi anche di alcune esperienze attive nel campo della ricerca e della tutela.
«Purtroppo le problematiche legate al cyber crime – ha spiegato Rogani – hanno da tempo investito anche le Pmi e le Pa del Maceratese. L’affluenza di oggi è un chiaro segnale che le aziende vogliono prendere coscienza di un problema che fino ad oggi non veniva o non voleva essere visto. Con la Confartigianato e l’Aipsi voglio impegnarmi affinché fenomeni di questo genere, che nel futuro sono destinati ad aumentare, non possano più danneggiare le Pmi del Maceratese».
Sono intervenuti Flavia Zappa, ricercatrice indipendente di Cybercrime e Cyber warfare, l’ingegner Stefano Zanero del Politecnico di Milano, l’ingegner Marco Baldi dell’università Politecnica delle Marche, l’avvocato Renato Coltorti, presidente della Camera Penale di Macerata, l’ingegner Marco Bozzetti, membro del consiglio direttivo dell’Aipsi Sara Servili presidente Gruppo Ict dui Confartigianato ha presentato lo “Sportello per la sicurezza Digitale” che sarà attivo dal prossimo primo dicembre con funzioni di consulenza e formazione per aziende e professionisti
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