Scossicci chiede aiuto a Ceriscioli

PORTO RECANATI - Il comitato in difesa della costa chiama in causa il presidente della Regione: "La situazione è molto seria, è necessario un pronto intervento"

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La situazione di Scossicci prima e dopo le mareggiate

di Marco Ribechi

Scossicci invoca l’intervento della Regione a difesa della costa. Torna a farsi sentire a gran voce il comitato Porto Recanati Nord che non è soddisfatto delle risposte ottenute a livello comunale e dall’assessore regionale Angelo Sciapichetti. Ieri proprio Sciapichetti ha incontrato l’Abat per discutere del problema coste ma le sue risposte non sono state ritenute soddisfacenti. Così questa volta l’appello è rivolto direttamente al presidente del Consiglio regionale Luca Ceriscioli e all’assessore al Turismo Moreno Pieroni affinché intervengano a sostegno di Sciapichetti: «E’ evidente che l’assessore Sciapichetti non è in grado di risolvere la questione – dice Andrea Marcelli del comitato – la sua lentezza dimostra che non sa andare avanti di un centimetro. Eppure la situazione è molto seria. I dati sul turismo balneare nelle Marche confermano che c’è un trend di crescita ovunque tranne che a Porto Recanati, a causa delle mareggiate e dell’inquinamento». Il gruppo chiede per questo l’interessamento di tutto il consiglio regionale: «Di fronte a tanta inerzia il comitato Porto Recanati Nord chiede l’intervento delle istituzioni, in particolare la Regione, perché soltanto da essa può partire una soluzione adeguata in termini di progetto di intervento, finanziamento e tempistica – continua Andrea Marcelli – Naturalmente Sciapichetti, come già detto, non è capace di svolgere questo lavoro da solo. I primi consiglieri che hanno accolto il nostro appello sono stati quelli di opposizione, che hanno cominciato a venire sul posto per rendersi conto della situazione, promettendo interrogazioni. Invece non si sono ancora visti quelli di maggioranza ma sarebbe opportuno che venissero anche loro a constatare direttamente come stanno le cose. Pretendiamo dalle istituzioni il massimo impegno possibile, siamo stanchi di risposte come “vedremo”, “non ci sono i soldi” e di contentini che non risolvono nulla. La nostra è una richiesta giusta, cosa dobbiamo fare, sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere una colletta?». Intanto c’è ancora attesa per scoprire che fine hanno fatto i 30mila euro stanziati per la difesa della costa (leggi l’articolo). «Il Comune ha chiesto al Provveditorato di cercare i fondi residui e hanno risposto che c’è una somma che dovrebbe aggirarsi tra i 20mila e i 30mila euro – conclude Andrea Marcelli – Dopo dieci giorni ancora non sappiamo dove sono questi soldi ma perlomeno sappiamo che esistono».

 

 

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Il Barracuda, uno degli chalet colpiti dalle mareggiate

 

 



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