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Il marito fa massaggi cinesi,
la moglie fa scoprire
un salone di bellezza a luci rosse

CIVITANOVA - Non solo manicure e depilazione nel locale Tokyo di corso Umberto I, gestito da un'imprenditrice cinese di 47 anni, ma anche prestazioni di carattere sessuale. L'accusa è di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Faceva scegliere le ragazze con prezzi che variavano dai 30 agli 80 euro. Alle 11 il blitz dei carabinieri che hanno sorpreso un cliente in flagrante

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Il centro di bellezza in corso Umberto I a Civitanova posto sotto sequestro

Il centro di bellezza in corso Umberto I a Civitanova posto sotto sequestro

 

L'interno del centro estetico di corso Umberto Primo

L’interno del centro estetico di corso Umberto Primo

di Laura Boccanera

Centro massaggi a luci rosse. I carabinieri sequestrano un salone di bellezza a Civitanova, in corso Umberto I. Non solo manicure e depilazione nel centralissimo locale chiamato Tokyo gestito da un’imprenditrice cinese di 47 anni ma anche prestazioni extra di carattere sessuale. L’attività investigativa è nata dalla confidenza di una donna fatta ai carabinieri perché aveva notato che ultimamente il proprio marito frequentava i centri massaggi cinesi. I militari hanno iniziato ad interessarsi del caso, alcuni mesi fa, procedendo a svolgere dei servizi di osservazione nei confronti dell’esercizio commerciale identificando di volta in volta i clienti di sesso maschile che uscivano. Ne sono stati identificati oltre una decina e gran parte di questi hanno dichiarato che oltre il massaggio veniva anche svolta a pagamento una prestazione sessuale, (masturbazione), con prezzi che variavano dai 30 agli 80 euro. All’ingresso del locale vi era la responsabile del centro che al cliente faceva scegliere la ragazza per il massaggio. Due o 3 alla volta le presenti. Poi si appartavano nei vari box massaggi con lettino e vasca per il bagno della fine prestazione. Al momento dell’esecuzione del provvedimento è stata fatta irruzione nel locale dove venivano trovate tre massaggiatrici cinesi di cui una intenta alla ricostruzione delle unghia ad una italiana e un’altra, intenta a masturbare un uomo 61enne di un piccolo comune interno della provincia di Macerata. La donna cinese è stata denunciata per il reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e il locale messo a disposizione dell’autorità giudiziaria che ha disposto il sequestro. Il blitz dei carabinieri è stato fatto attorno alle 11.

I carabinieri in corso Umberto Primo prima di mettere i sigilli del sequestro

I carabinieri in corso Umberto Primo prima di mettere i sigilli del sequestro

 

il centro benessere Tokyo a luci rosse

 



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