(foto Andrea Petinari)
Cerimonia al monumento ai Caduti per ricordare il referendum del 2 giugno che aprì le porte alla Repubblica Italiana. La corona di alloro è stata deposta a Macerata dal prefetto Pietro Giardina, questa mattina. Una cerimonia dove erano presenti tutte le massime autorità civili, militari e religiose. C’era il questore di Macerata, Leucio Porto, il comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri, il colonnello Stefano Di Iulio, il comandante provinciale della guardia di finanza, il colonnello Paolo Papetti, il comandante del corpo forestale dello Stato, il colonnello Giuseppe Bordoni, il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Macerata, Achille Cipriani, la dirigente della polizia stradale di Macerata, il vice questore aggiunto Stefania Minervino e il comandante dell’ufficio circondariale marittimo di Civitanova, il tenente di vascello Michele Grottoli. Non sono mancati nemmeno sua eminenza il vescovo di Macerata, Nazareno Marconi, il presidente della Provincia, Antonio Pettinari, il sindaco di Macerata, Romano Carancini e l’onorevole Irene Manzi.
Consegna di medaglie e onorificenze in prefettura Desiderio Foresi, unico vivente, con Pietro Giardina e il sindaco Montemarani di Morrovalle
Alla cerimonia, ha fatto seguito nei saloni di rappresentanza della prefettura, la cerimonia di consegna delle onorificenze al merito della Repubblica Italiana, nonché delle medaglie d’onore ai cittadini italiani, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra ed ai familiari deceduti. Nell’occasione il prefetto ha dato lettura ai presenti del messaggio che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha indirizzato ai rappresentanti del Governo sul territorio . «A voi prefetti – queste le parole di Mattarella – per il peculiare ruolo istituzionale, spetta rappresentare sul territorio un punto di equilibrio tra istanze e interessi diversi, con un’assidua azione di raccordo e di mediazione tra istituzioni e forze sociali, ancor più essenziale in situazioni di particolare complessità, come la gestione dell’accoglienza dei migranti. Vi si chiede di sollecitare ogni sforzo per superare visioni di parte, per ridurre conflittualità e divari territoriali, per tenere insieme le ragioni della sicurezza e della solidarietà, dell’autonomia e dell’unità nazionale».
Il prefetto ha poi voluto ricordare ai presenti ed a tutta la cittadinanza il significato più profondo della festa della Repubblica, anche richiamandosi alla parole di Alcide De Gasperi: «La sfida già mirabilmente intravista da De Gasperi nel ‘46, ed oggi ripresa dal presidente Mattarella, è dunque quella di conciliare diritti fondamentali individuali con il bene comune ed è una sfida che oggi, come ogni anno in questa data, noi rappresentanti delle istituzioni dobbiamo rilanciare, uniformando la nostra azioni, di cittadini e di funzionari pubblici, a questi valori. La festa della Repubblica dev’essere l’occasione, quindi, per ricordare a noi tutti quale debba essere la stella polare che orienta la nostra azione quotidiana, ovvero il rispetto ed il perseguimento dei valori Repubblicani e costituzionali, contro la corruzione, la mancanza di trasparenza, la parzialità, il disprezzo delle posizioni altrui, la violenza verbale e quella fisica che spesso, nei più vari contesti, sono ancora presenti nella nostra società».
La cerimonia si è conclusa con la consegna delle medaglie per i cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra nell’ultimo conflitto mondiale, nonché con la consegna dei diplomi di Onorificenza dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
«Da un lato, la consegna in questa giornata è l’occasione per tributare a queste persone il giusto riconoscimento pubblico per la loro opera,- ha detto il prefetto Giardina – dall’altro lato, è proprio nella loro opera che rivediamo i fondamentali valori della costituzione repubblicana, come lavoro e solidarietà sociale».
Medaglia a Simonetti Armando, ritira il nipote Livio Lippi con il sindaco di Cingoli Filippo Saltamartini e il prefetto Giardina
Diploma a Renzo Foglia con il sindaco di Tolentino Pezzanesi, Luigi Iannucci per Confindustria e il prefetto Pietro Giardina
Il presidente del consiglio di Corridonia Siciliano consegna il diploma a Gabriele Nardella con il colonnello Papetti e il prefetto Giardina
Il sindaco Carancini e il colonnello Papetti consegnano il diploma a a Francesco di Mauro con il prefetto Giardina
Il sindaco di Montecosaro Malaisi consegna l’onoreficenza per Antonio Cerquetti, ritira la figlia Anna Maria
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