di Sara Santacchi
E’ stato arrestato dopo due anni di latitanza, questa mattina all’alba, a Ussita, E. F. 46enne della provincia di Roma che era stato condannato in via definitiva nel 2012 a 3 anni e 4 mesi di carcere per violenza sessuale sulla moglie. Rintracciato dai carabinieri di Camerino, ora è in cella.
Una latitanza lunga due anni finita questa mattina alle 4 nel piccolo centro sotto i Monti Sibillini quella del 46enne E. F. di Guidonia Montecelio, in provincia di Roma, ricercato dopo la sentenza definitiva della Corte d’appello di Roma che nel 2012 l’aveva condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione per aver commesso violenza sessuale su sua moglie nel 2000. Da allora l’uomo aveva fatto perdere le sue tracce per evitare il carcere, scappando da un posto all’altro e vivendo dove gli capitava, in maniera rocambolesca, senza una fissa dimora così da rendersi irreperibile a chiunque ed evitare di essere rintracciato dai carabinieri. Fino da oggi, quando poco prima dell’alba si aggiravaper le vie di Ussita in cui era arrivato, ha poi spiegato ai carabinieri, per cercare un suo amico. Alla vista dei militari, il 46enne ha cercato di seminarli fuggendo e nascondendosi, invano, tra i porticati di alcuni palazzi. E’ stato, però, subito raggiunto dai carabinieri di Camerino che hanno provveduto a effettuare i primi accertamenti. Dopo un breve interrogatorio l’uomo è stato identificato e i militari hanno appurato che si trattasse del 46enne condannato per violenza sessuale. Un dramma consumatosi all’interno delle stesse mura domestiche E’ stato quindi arrestato e portato nel carcere di Camerino, dove si trova attualmente.
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