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L’esempio di “maestra umile” di Maria Montessori

IL GRANDE QUADERNO - Trentaduesima puntata della rubrica dedicata al mondo della scuola

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grande quadernodi Maria Luisa Lasca

Per i genitori degli alunni che frequenteranno le classi iniziali dei corsi di studio nell’anno scolastico 2014-2015, è tempo di procedere alle  iscrizioni on-line (dal 3 al 28 febbraio), secondo la procedura disponibile sul portale Miur. Fra le novità, in particolare nel territorio marchigiano, la disponibilità dell’amministrazione scolastica e la concomitante volontà politica, nel favorire l’istituzione di classi di scuola primaria o sezioni di scuola dell’infanzia,secondo il metodo di differenziazione didattica Montessori. Sono aperte le iscrizioni al primo anno della scuola primaria e della scuola dell’infanzia con metodo Montessori, ad esempio, rispettivamente presso l’I.C. Mestica e l’I.C. Fermi di Macerata (leggi l’articolo). Altre istituzioni scolastiche stanno progettando di proporre ai genitori tale ampliamento dell’offerta formativa, del resto in provincia sonoattive, da qualche anno, classi e sezioni con metodo montessoriano.L’effettivo funzionamento di nuovi corsi dipenderà da alcune condizioni: adesione dei genitori; contributo finanziario dei comuni interessati, per far fronte alle spese per gli arredi e i materiali strutturati, necessari per le attività educative;autorizzazione ministeriale per gli aspetti relativi all’organico (eventuale classe o sezione aggiuntiva, assegnazione di personale docente fornito del titolo di specializzazione Montessori).

montessori logoNel sito dell’Opera Nazionale Montessori (www.operanazionalemontessori.it), Ente Morale con specifica finalità di preparazione e aggiornamento degli insegnanti, possono trovarsi utili informazioni per conoscere da vicino la marchigiana Maria Montessori(Chiaravalle, Ancona, 1870- Noordwijk, Olanda, 1952) e il suo metodo. La Fondazione di partecipazione Chiaravalle-Montessori (www.montessoridesign.it)pone in essere ogni attività diretta a migliorare la conoscenza del metodo pedagogico montessoriano.

Maria Montessori

Maria Montessori

Il Grande Quaderno apprezza in pieno la donna, l’intelligenza, la peculiarità di essere scienziata (prima donna in Italia a laurearsi medico, nel 1896) e umanista a un tempo, studiosa di pedagogia, psicologia e filosofia,  autrice di testi fondamentali nella storia dell’educazione (a partire da Il metodo della pedagogia scientifica applicato all’educazione infantile  del 1909 e Antropologia pedagogica del  1910). Considera il suo fare di imprenditrice coraggiosa e generosa, nel fondare le Case dei Bambini, a partire dalla prima, a San Lorenzo a Roma, nel 1907, a quelle nate successivamente, per suo impulso, negli Stati Uniti, in Spagna, Olanda, etc.

Il Grande Quaderno si è spesso interessato a  metodi educativi d’eccellenza: qualità,  rigore, rispetto dell’altro, valutazione sul lavoro e non sulla persona che apprende e cresce. Nella varietà degli stessi,è presente comunque una dimensione scientifica, un confronto tra la pedagogia, nutrita di idee talora opposte tra loro, e la scienza, con i suoi  metodi: l’osservazione,  la sperimentazione, il confronto, l’analisi dei risultati (A tal proposito sono di sorprendente attualitàPsicogeometria e Psicomatematica, scritti da Maria Montessori all’inizio degli anni ’30, negli agganci alle attuali neuroscienze).Le idee elaborate circa un secolo fa, senza tempo, come spinte dal vento, oggi ritornano prepotentemente sulla scena della cultura e della didattica italiana, dopo aver fiorito a lungo e con successo all’estero.Il metodo Montessori, studiato inizialmente per bambini disabili,  basato appunto su una pedagogia scientifica, è naturale, rispettando il buon senso. Favorisce la scoperta, l’autocorrezione, attraverso materiale scientifico che il bambino sceglie liberamente. Lo aiuta a fare da solo. Oggi, opportunamente integrato dalle nuove tecnologie, dai computer multimediali che permettono di utilizzare software didattico, costruire testi e ipertesti, il metodo montessoriano può essere validamente utilizzato nelle classi e sezioni autorizzate.Ad esso  può ispirarsi qualunque docente lo desideri, anche della scuola secondaria di primo grado. Lasciare spazio alla creatività innata dei bambini, favorire l’autoeducazione, puntare sulla responsabilità individuale, sperimentare gruppi d’età mista: si tratta di concetti ampiamente condivisi dagli insegnanti.

metodo montessoriUna considerazione si impone, oltre la validità della pedagogia montessoriana. Occorre trovare la strada per utilizzare le regole del metodo Montessori, ampliandone la diffusione, senza che si  creino  divisioni e contrapposizioni tra docenti con specializzazione e senza. Ogni docente, dotato di passione educativa ed esperienza, è “specializzato montessoriano” sul campo e capace di grande progettualità e flessibilità, a vantaggio dei bisogni dei bambini. La qualità deve essere a disposizione di tutti,  circolando liberamente, fra quanti ne hanno interesse.  I risultati dipenderanno dalla relazione tra tutte le componenti della comunità educante,  e saranno evidenti se  genitori e docenti, come appare attualmente, si interessano alla scuola, a come migliorarla. L’istituzione educativa, nel prendersi cura di ciascuno,utilizza tutte le opportunità e le metodologie per raggiungere gli obiettivi. Essi, ad ogni latitudine, sono riferiti comunque ad un libero e graduale apprendimento, con il bambino al centro, nel rispetto degli interessi e dei tempi, in ambiente che educhi alla pace (educazione alla cosmicità, la chiamava Maria Montessori). La grande pedagogista ritorna fra noi a ricordare che l’educazione è lo strumento più potente per combattere il disagio, le diseguaglianze, la povertà, di qualunque forma sia. L’atteggiamento di “maestra umile” riguarda tutti, educatori e genitori, nel contesto di una filosofia montessoriana di grande attualità da cui ognuno, nel proprio ambito, può trarre utili insegnamenti.

 



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