di Gianluca Ginella
“Se non mi permettete di lavorare, allora mettetemi in carcere”. E’ l’appello che Giuliano Maccari rivolge attraverso la sorella Flavia. L’uomo, 52 anni, da due anni e 5 mesi è sottoposto a misura cautelare, ed è agli arresti domiciliari nella sua casa di Pollenza. I giudici della Corte d’appello di Roma gli hanno rifiutato la richiesta di poter lavorare. Ma anche di poter trascorrere due ore con la madre, per Natale.
La vicenda di Maccari comincia con l’arresto, nell’estate del 2011, per spaccio di 35 grammi di cocaina. L’uomo per quei fatti è stato condannato in primo grado e in appello a 4 anni e 4 mesi. Il 9 gennaio si terrà l’udienza alla Corte di cassazione, intanto però Maccari, pollentino, dal giorno dell’arresto è sottoposto a misura cautelare. “Vive in una casa senza riscaldamento – dice Flavia Maccari –, perché non ha i soldi per permettersi di pagarlo. Va avanti con la pensione di mia madre, che prende 570 euro al mese”. Maccari, la scorsa estate, aveva trovato lavoro in un ristorante, dove avrebbe fatto il factotum. “Aveva mandato la documentazione al tribunale, ma non gli hanno concesso il permesso di lavorare” continua Flavia Maccari. “A mio fratello restano 9 mesi, e non sa come fare ad andare avanti così. Allora chiede, se non gli permettono di poter lavorare per guadagnare e pagarsi il riscaldamento e le varie spese, di essere arrestato e di tornare in carcere. Almeno lì gli passano da mangiare e starà al caldo”. A Maccari oggi è arrivata anche la comunicazione del tribunale laziale che gli rifiuta “di poter trascorrere due ore per Natale a casa di nostra mamma. Lei abita a 300 metri da casa di mio fratello. E non può trascorrere il Natale a casa di lui perché si congela, inoltre un’altra mia sorella ha i bambini piccoli e non possiamo farli stare al freddo” prosegue Flavia Maccari. Che poi sottolinea una cosa che dice il fratello “in Italia ci sono persone che magari hanno commesso degli omicidi e ottengono dei permessi, mentre lui non può nemmeno stare con la madre per Natale”.
Il legale di Maccari, l’avvocato Giancarlo Giulianelli, sta conducendo una battaglia per riuscire a far uscire dai domiciliari il 52enne. Ma al momento “Ci hanno negato tutto. Anche quando ha trovato lavoro, non gli hanno consentito di uscire dagli arresti domiciliari. Stiamo lottando”. Maccari era stato arrestato nell’agosto del 2011. Si trovava in auto quando al casello di San Cesareo, nella zona dei Castelli romani, venne fermato da uno schieramento di finanzieri. Sulla vettura i militari trovarono 35 grammi di cocaina e un chilo di una sostanza che poi risultò essere un antidepressivo.
Commenti disabilitati per questo articolo