Giorgi: “Indicazioni tecniche contro il rischio idrogeologico”

L'assessore regionale alla difesa del suolo ha inviato al Consiglio delle autonomie locali (Cal) una proposta di deliberazione sul tema

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La frana a Crispiero di Castelraimondo

La frana a Crispiero di Castelraimondo

”Una corretta gestione del territorio rappresenta una necessità ineludibile e sempre più stringente, come dimostrano i disastrosi effetti dei fenomeni meteorici che assumono caratteri sempre più estremi. Anche in queste ore, larga parte della nostra Regione e del nostro Paese è stata devastata da abbondanti piogge e da esondazioni che richiamano tutti, in particolare gli amministratori pubblici, all’esigenza di pianificare gli interventi nel pieno rispetto dei delicati equilibri idrogeologici che caratterizzano il territorio”. Lo ha detto l’assessore regionale alla difesa del suolo Paola Giorgi. Modalità operative e indicazioni tecniche quindi, per contrastare il rischio idrogeologico attraverso una corretta gestione idraulica del territorio. Tali modalità prevedono una serie di criteri che vanno rispettati in ogni intervento urbanistico ed edilizio, previsti dalla legge regionale 22/2011 che demanda alla Giunta regionale la loro individuazione. Su proposta dell’assessore Giorgi, l’esecutivo ha inviato al Consiglio delle autonomie locali (Cal) una proposta di deliberazione per acquisire il preventivo parere. Il testo è stato oggetto di confronto con l’Anci (Associazione dei comuni), Province e tecnici. Rappresenta una sintesi condivisibile delle molte osservazioni pervenute, sulla base delle rigorose disposizioni legislative in materia che vincolano l’operatività degli enti preposti.

Paola Giorgi

Paola Giorgi

I criteri individuati dalla Giunta regionale – spiega una nota – prevedendo che ogni mutamento edilizio o urbanistico garantisca l’invarianza idraulica rispetto alla trasformazione apportata. A seguito dei tragici eventi alluvionali che hanno colpito le Marche nel 2011, sulla base delle risultanze della seduta dell’Assemblea legislativa del 10 marzo 2001 e di una proposta di legge della Giunta regionale, la Regione ha emanato la legge 23 novembre 2011, n. 22. La norma dispone la verifica della compatibilità  idraulica nella pianificazione territoriale e ”l’invarianza idraulica” per ogni trasformazione che modifichi la permeabilità superficiale. I criteri trasmessi al Cal, dopo la successiva approvazione da parte della Giunta, avranno applicazione su tutto il territorio regionale, richiamando le norme previste dai Piani di assetto idrogeologico e individuando le attività che andranno svolte dagli enti competenti.



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