Il portone del palazzo di via Indipendenza
Emergono nuovi elementi dalle indagini sulla sparatoria in via Indipendenza, a Civitanova, e che avrebbe avuto come obiettivo una intimidazione contro il dentista Filippo Maria Crupi, che ha lo studio nel palazzo. L’intimidazione sarebbe legata a motivi di carattere sentimentale.
Due spari hanno squarciato la notte di venerdì scorso, all’una e cinque minuti, per via di una questione sentimentale. E’ questo quanto emerge dalle indagini condotte dagli uomini del commissariato di Civitanova sulla vicenda della sparatoria contro una palazzina di via Indipendenza (leggi l’articolo). Indagato per quel fatto un recanatese, dipendente dell’Asur. L’uomo avrebbe agito, stando alle indagini, per una questione di natura sentimentale che avrebbe portato ad un dissidio tra lui e il dentista. E questo avrebbe mosso il dipendente recanatese a sparare sia alla targa del dentista, sia al portone a vetri dell’ingresso della palazzina di via Indipendenza, dove ha lo studio il professionista. Due colpi di arma da fuoco, esplosi con proiettili calibro nove di cui non sono stati trovati i bossoli. A poca distanza dal folle gesto il recanatese era stato sentito in commissariato. L’uomo aveva negato nel modo più assoluto di aver nulla a che fare con la sparatoria. Nella sua casa, durante una perquisizione, la polizia ha trovato diverse armi da fuoco, regolarmente detenute, che sono state sequestrate.
(Gian. Gin.)
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