Corvatta al centrodestra: “Siete i mandanti morali del risentimento che c’è”

CIVITANOVA - Dopo la lettera anonima il primo cittadino non accetta la "finta solidarietà" dell'opposizione e reagisce con dichiarazioni al vetriolo sul clima di ostilità in città

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corvatta 01Parla di “solidarietà pelosa” e etichetta gli esponenti del centrodestra come “mandanti morali” del clima di risentimento che si è manifestato nella lettera anonima inviata al sindaco (leggi l’articolo). Tommaso Corvatta non ci sta a recepire la solidarietà di facciata con la quale ieri il centrodestra è tornato sull’argomento e incalza e replica con parole dure e con fermezza. “Accoglierei volentieri la solidarietà della destra, se non fosse una “solidarietà pelosa” ma sincera. Costoro che nelle passate amministrazioni dopo essere stati protagonisti di spese varie, alquanto discutibili di centinaia di migliaia di euro per l’energy manager, incontri di boxe o consulenze varie, adesso promuovono la caccia alle streghe per due telefoni del vicesindaco od un viaggio del presidente del consiglio; sono conniventi con donna Assunta Almirante quando fa minacce alla mia incolumità fisica, inondano la città di manifesti mistificando la realtà su di un teorico avanzo di bilancio parimenti presente nei loro bilanci e definendomi bugiardo, non rifiutano risolutamente il metodo della denuncia politica nell’anonimato, ma vi si fanno scudo per poter gettare ulteriore fango. Essi sono i mandanti morali del clima da cui scaturisce la lettera, costoro per puri scopi elettorali fomentano un clima di risentimento tra i civitanovesi utilizzando perfino un anonimo, che adesso colpisce me ma potrebbe rivolgersi contro un qualsiasi altro cittadino”. Sulla storia dell’accatastamento dell’immobile come pubblica abitazione pur essendo utilizzata come ufficio e ambulatorio Corvatta aggiunge: “Il centrodestra deve rendere conto della pericolosità insita nel proprio modo di agire, sono loro che, avallando indirettamente le parole di colui che da anonimo non dimostra il coraggio di mettere la faccia sulle sue parole, essi infanga oltre che la mia persona quella di mio padre che acquistò l’immobile ed i molti colleghi che probabilmente si trovano nella medesima situazione, pienamente legittima. Io posso dimostrare in qualsiasi momento la mia correttezza nel metodo, nel merito e l’inconsistenza delle motivazioni economiche vista l’esiguità della differenza tra le due situazioni catastali sul mio guadagno netto; loro dimostrano ancora una volta di fare politica utilizzando anche la mistificazione e la scorrettezza pur di attaccare quello che per loro è un nemico non un avversario politico”.
(l. b.)


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