Mirella Franco: “Opposizione, quante retromarce nei vostri 17 anni”

La capogruppo del Pd di Civitanova risponde alle accuse sulla Ztl e contrattacca

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Mirella Franco

di Laura Boccanera

“Ancora sotto lo choc della  sconfitta, il Popolo della Libertà s’è trasformato nella Federazione delle falsità. Sono bastati pochi mesi di astinenza dal potere per provocare la mutazione”. E’ ironica la capogruppo del Pd Mirella Franco che commenta le ultime dichiarazioni dell’opposizione sulla Ztl. “Funziona così – dice la Franco – inventano una storia, per esempio il campo rom, la appiccicano sull’avversario e se questo dice che non è vera gli si rimprovera di aver fatto dietro front. Così sul commercio. L’amministrazione vara un programma di eventi natalizi, modifica la viabilità in modo da preservare la Ztl in centro, ma per la Federazione delle falsità è un dietro front. Nell’imbastire questo canovaccio confuso e contorto i federati dimenticano chi sono e cosa sono stati in questa città. Loro sono quelli che l’hanno governata per diciassette anni”.

La Franco passa poi al setaccio la cronostoria dei “dietrofront” dell’ex amministrazione a partire dal 2003: “la regina delle retromarce è datata luglio 2003 quando il Comune istituisce la zona blu sul lungomare nord e in pochi giorni la movida del litorale si trasforma in mortorio, gli operatori balneari assaltano il consiglio comunale e la protesta piega la giunta che, in preda al caos, licenzia perfino l’assessore al commercio. Nel dicembre 2009 annunciano la Ztl in centro a Natale, i commercianti fanno le barricate ed è indietro tutta. Marzo 2010, accompagnata da uno studio della viabilità ecco annunciata l’Ecozona, ma i commercianti si rivoltano, spengono le vetrine e Palazzo Sforza si rimangia tutto. Mentre governavano, i federati si scontravano con tutti; con i commercianti, con i bagnini, con gli albergatori, con i ristoratori. Solo la grande distribuzione taceva. Taceva e cresceva, perché sono quelli gli anni in cui si insidiava senza autorizzazioni, in cui proliferavano le licenze rilasciate per i maxi empori. Ora parlano di crisi e mentre le saracinesche si abbassavano, mentre gli affitti dei negozi schizzavano alle stelle, che hanno fatto? Potevano rilanciare il centro con un progetto moderno sulla Ceccotti, ma in 17 anni  non hanno combinato niente e in tutto questo parlare di commercio almeno una cosa l’hanno sicuramente ottenuta: la licenza di venditori di fumo”.

 



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