Ci sono anche quattro lettere autografe di Giacomo Leopardi, due indirizzate al padre e due all’editore Antonio Fortunato Stella, fra i pezzi della collezione di Arturo Toscanini che Sotheby’s mette all’asta domani a Londra. Il presidente del Centro nazionale di studi leopardiani Fabio Corvatta ha scritto al ministro Lorenzo Ornaghi chiedendo che lo Stato acquisisca il patrimonio nella sua interezza, evitando che vada disperso.
Scomparso, il 31 dicembre 2011, l’architetto Walfredo Toscanini (ultimo nipote di Arturo Toscanini che portava il suo cognome), preziosi oggetti e documenti appartenuti al Maestro saranno messi all’incanto, il 28 novembre 2012, dalla casa d’aste Sotheby’s di Londra.
Le collezione comprende un centinaio di pezzi: oltre al pianoforte Steinway del 1910, lettere e spartiti di Beethoven, Verdi, Wagner, Boito, Richard Strauss e altri famosi compositori. Ci sono anche quattro lettere autografe di Leopardi, due indirizzate al padre (da Bologna il 20 febbraio 1826 e da Pisa il 3 dicembre 1827) e due ad Antonio Fortunato Stella (da Recanati il 14 novembre 1817 e da Bologna il 31 maggio 1826).
Queste lettere, dopo le prime edizioni dell’epistolario (Viani 1849, Viani-Piergili 1925, Moroncini 1934-1941), non sono mai state riscontrate direttamente sugli autografi in possesso di Toscanini: Francesco Flora le riprodusse nella sua edizione delle Lettere del 1949, avvertendo che il riscontro era stato fatto, per suo invito, da Walter Toscanini, figlio del Maestro; e da Flora le lettere sono state riprese nelle recenti edizioni Brioschi-Landi (1998) e Damiani (2006).
Dunque, gli autografi che andranno all’asta hanno anche un valore filologico.
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lo trovo vergognoso…
Le due lettere indirizzate a Monaldo uscirono sicuramente da Palazzo Leopardi. Sarebbe interessante conoscere il contenuto.