di Enrico Maria Scattolini
SEMPLICEMENTE SPLENDIDA (+++) è stata la Maceratese di Recanati. Ancora più scintillante di quella che violò il “Benelli” di Pesaro, perché meglio organizzata a centrocampo per la strepitosa prestazione di Luisi, che ha dato equilibrio alla seconda e terza linea, e perché, di conseguenza, quasi mai in sofferenza nell’impatto con i leopardiani: pericolosi, all’inizio, solo sino a quando l’esordiente Montanari – che per altro aveva di fronte Pagliardini, l’attaccante avversario più insidioso – non ha trovato l’intesa con i colleghi di reparto. Poi i padroni di casa hanno rimbalzato contro i biancorossi, smarrendosi nella loro stessa aggressività dopo il sollecito centro di Carboni dal dischetto dagli undici metri.
IL QUALE CARBONI ha giocato la sua migliore partita di questo campionato come playmaker (+). Molto per la sua classe, moltissimo per l’assistenza e sicurezza garantite alle spalle da Luisi, e tanto anche – mi si perdoni un po’di malizia – per il rischio che la sua icona di dominus del centrocampo possa essere messa in discussione dai (prossimi) sviluppi di mercato.
PERCHE’ E’ SICURO CHE LA MACERATESE RITORNERA’ A BOMBA (+) con l’acquisto di un regista e di un difensore: il primo di grande esperienza e qualità, il secondo un under. Circolano diversi nomi. Al di là delle scelte che faranno Cicchi e Di Fabio, un risultato psicologico mi sembra sia stato già raggiunto. Quello di mettere alla frustra tutti i biancorossi. Nessuno escluso.
L’ENIGMA MONTANARI Da qualche nostro lettore è stato presentato a sorpresa come trequartista, dalla stessa società come esterno alto, ieri schierato invece come terzino sinistro, al posto di Russo. “Effettivamente io ho ricoperto tutti questi ruoli – precisa il giocatore negli spogliatoi di Recanati – Il primo con la Sangiustese (praticamente in fasce); il secondo successivamente in altre squadre, il terzo l’anno scorso in serie D con la Santegidiese di Fontana”. Lui non si sbilancia nelle preferenze, perché, pur di scendere in campo, farebbe anche il raccattapalle. Riesco però ad intuire che, per la sua facilità di corsa, amerebbe muoversi alto sulla fascia. Intanto intanto ha meritato la sufficienza all’esordio (+).
TARDELLA/1 (ANAGRAFE E CUORE) Per chi non lo sapesse,”Mariella la magnifica” è recanatese purosangue e quindi ieri avrebbe dovuto patire un conflitto di sentimenti fra l’atavico richiamo della sua terra e la passione biancorossa. L’ha però risolto subito con lo scaramantico lancio di sale dalla tribuna, certamente beneaugurante solo per la Maceratese, come si è poi capito dalla sua esplosione di gioia al gol di Carboni (+).
TARDELLA /2 (LA MAGA) Ho la prova che Mariella nostra possiede anche documentate doti di intuizione riguardo a chi, fra i biancorossi, è destinato al gol la domenica successiva. La prima conferma è stata di Orta contro l’ Isernia (“Me l’aveva detto la presidentessa che avrei segnato la rete del successo”); la seconda ieri pomeriggio di Eclizietta (“Sapevo che avrei fatto centro perché me lo aveva garantito la dottoressa Tardella”). La quale si schermisce: ”Io mi limito soltanto a studiare la psicologia dei miei ragazzi”: ma forse ad un pizzico di soprannaturale ci crede anche lei (+).
LO STRIPTEASE DI DI FABIO L’allenatore maceratese, ritornato gentilmente davanti alle telecamere (+),a differenza dell’ostinato Cicchi (-) che continua invece con le sue interviste out, fuori dalla sala stampa, è stato subito bloccato dall’arbitro al suo ingresso in campo. Tale Tesi di Pistoia l’ha costretto a svestire la sua scaramantica tuta rosso fuoco perché si sarebbe confusa, a suo parere, con i colori delle divise dei giocatori (-). Senza consentirgli di rientrare negli spogliatoi per il cambio e quindi costringendolo ad un improvvisato ed imbarazzante spogliarello davanti al pubblico. Ciò nonostante eseguito con disinvoltura pari però, purtroppo, all’assoluta mancanza di un minimo di sex appeal.
MACERATESE FUORIGIOCO Oltre alla provincia, la nostra città sta perdendo posizioni anche nel calcio (-). Così almeno secondo le valutazioni di un accreditato giornalista sportivo anconetano espresse in una trasmissione televisiva regionale. Il suddetto, esaminando qualche giorno fa la classifica del girone in cui sono impegnati i biancorossi, si è prudentemente avventurato nella scelta delle migliori squadre. Tanto prudentemente da indicarne ben sei, fermandosi però un gradino sopra alla Maceratese, che è stata quindi esclusa dal novero delle favorite a beneficio, così per dire, dell’Astrea, dell’Agnonese e del San Cesareo. Ovviamente l’Ancona è stata posta al centro della sua attenzione e dei suoi ispirati/… oggettivi commenti. Vorrei chiedere al mio collega se ha cambiato idea, ora che i biancorossi “pistacoppi” hanno superato in classifica anche i suoi amatissimi, costosissimi ed ugualmente …colorati dorici.
CICCHI INAMOVIBILE Il Direttore sportivo biancorosso è al centro del mercato quasi fosse un top-player. E già qualcuno, come, anche non volendo, ho avuto modo di intuire ieri pomeriggio al “Tubaldi”, sta avanzando la propria candidatura alla sua sostituzione. Fatica e raccomandazioni sprecate, perché è saldo il rapporto fra la società ed il responsabile dell’area tecnica. Ed è giusto che sia così, dal momento che il dottor Cicchi, insieme al suo fido Di Fabio e naturalmente alla dottoressa Tardella, è uno dei massimi artefici del miracolo biancorosso (+).
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Presidente non svegliarci più…. Facci sognare ancora.. Macerata ti ha aspettato per troppo tempo… Regalaci questo sogno..
GRAZIE RAGAZZI..VI VOGLIAMO COSÌ… FORZA MAGICA RATA.