di Mario Monachesi
Dopo aver dedicato per una vita, canzoni e poesie, all’amore della mia vita, si è fatta urgente l’ora di dedicare aforismi (almeno quelli) ai vari “Er Batman”–Fiorito e a quella politica che ancora non si decide, nonostante l’attuale massimo punto di vergogna raggiunta, a farsi definitivo rimedio. Rimandando inspiegabilmente, così, anche il pur minimo rispetto per quanti oggi vivono con pensioni minime o stipendi oramai da fame.
“Non si dicono mai tante bugie quante se ne dicono prima delle elezioni, durante una guerra e dopo la caccia.“ (Otto Von Bismarck)
“Il politico è un acrobata: si mantiene in equilibrio dicendo l’opposto di quello che fa.” (Maurice Barrès)
“Adoro i partiti politici: sono gli unici luoghi rimasti dove la gente non parla di politica.” (Oscar Wilde)
“La politica ha le sue ragioni che la ragione non conosce.” (Pino Caruso)
“La politica è forse l’unica professione per la quale non si considera necessaria nessuna preparazione specifica.” (Robert Louis Stevenson)
“Molti dei nostri uomini politici sono degli incapaci. I restanti sono capaci a tutto”. (Boris Makaresko)
“Non è vero che siamo governati da un branco di poveri imbecilli; siamo governati da imbecilli ricchissimi”. (Hans-Hermann Kersten)
“Da sempre, in politica, patrocinare la causa del povero è stato il mezzo più sicuro per arricchirsi”. (Nicolàs Gòmez Dàvila)
“La politica sociale è la disperata decisione di operare i calli di un malato di cancro.” (Karl Kraus)
“La politica è l’arte di impedire alla gente di impicciarsi di ciò che la riguarda”. (Paul Valéry)
“La politica è stata definita la seconda più antica professione del mondo. Certe volte trovo che assomiglia molto alla prima.” (Ronald Reagan)
“Conosciamo l’etica dei politici: è una tacca più sotto di quella di un maniaco sessuale”. (Woody Allen)
“Gli uomini politici fanno la politica come le cortigiane fanno l’amore, per mestiere.” (Achille Tournier)
“Le mogli dei politici fanno tutte beneficienza. Hanno il senso di colpa per quello che rubano i mariti.” (Roberto Benigni)
Una volta avevamo politici che facevano affari. Oggi abbiamo affaristi che fanno politica.” (Gino Paoli)
“Bisogna prendere il denaro dove si trova: presso i poveri. Hanno poco, ma sono in tanti.” (Ettore Petrolini)
“A proposito di politica… ci sarebbe qualcosa da mangiare?” (Totò)
“Chi rompe non paga e si siede al Governo”. (Leo Longanesi)
“I politici sono come i pannolini: vanno cambiati spesso.” (Antonio Martino)
“Credo che i politici passino troppo poco tempo in ginocchio.” (Madre Teresa di Calcutta)
“La crescente influenza delle donne è l’unica cosa rassicurante nella nostra vita politica.” (Oscar Wilde)
A questi vorrei aggiungerne alcuni miei:
“Il politico vive di promesse, il cittadino di esse muore.”
“Non esiste ne il politico che si dimette ne quello che ci rimette.”
“In politica non ci si dimette e non si va in pensione, si fanno prove tecniche di eternità.”
“Vanno tutti in pensione tranne attori e politici, insomma la recitazione.”
“Ci meritiamo i politici che siamo!”
“I furbi e i politici sorridono a tutti!”
“Il finanziamento ai partiti è pubblico, il suo utilizzo privato.”
“Pagare le tasse è un dovere, non vedersele strafogate dai politici (disonesti) un diritto!”
“L’Italia è un Paese buono come il pane di ieri, se fosse stato come quello di oggi, per i politici, da tempo, non ci sarebbe stato scampo alcuno.”
“Dal potere (sfacciato) si torna a casa a capitomboli.”
Anche i vecchi proverbi dialettali come “Chi smuscina lo mèle se lecca le deta” (chi ha che fare con i soldi, prima o poi ne approfitta); o la parola come “puliticò” che ancora sta ad indicare una persona furba, affabulatrice, dedita ad incantare gli altri per profitto personale, avevano già capito quasi tutto della politica, almeno di quella che oggi scopriamo più degenerata che mai.
Dice, arrabbiato fino all’osso, un mio amico: “Ma che ce farà quissi, co’ tutti ‘ssi sordi, se ancora le casse da mortu co’ le saccocce non è state ‘nventate?”
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Bravo Mario, come sempre la tua sottile arguzia ci spinge al sorriso. Sei sempre la figura simpaticamente intelligente che ricordo in Comune, conservati così.