Rossi alla minoranza: “Imparate a perdere”
Carassai: “Le grotte non crollano più?”

CIVITANOVA - Il consigliere di Uniti per Cambiare attacca il centrodestra e il dipietrista Favia, mentre l'ex assessore si chiede che fine abbiano fatto i problemi della città Alta

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Pier Paolo Rossi

E’ quasi un pamphlet l’intervento che il consigliere Pier Paolo Rossi di Uniti per cambiare rivolge alla minoranza di centrodestra che in questi giorni ha attaccato l’amministrazione per la gestione dei primi cento giorni di governo. Rossi sostiene che le azioni e le parole del centrodestra siano dettate da risentimento e tira in gioco Shel Shapiro, saudade e l’Isola che non c’è: “Bisogna saper perdere non sempre si può vincere ed allora cosa vuoi. A quanto pare i Consiglieri di opposizione non ricordano i Rokes, strano davvero vista l’età media di quella parte di assise. E’ chiaro che non deve essere stato facile digerire la sconfitta elettorale del maggio scorso e guardare altri occupare i banchi su cui per tanto, troppo, tempo si sono seduti: il modus operandi dell’opposizione in questi tre mesi lo dimostra. Una opposizione poco “politica” e molto “investigativa” la cui frenetica e convulsa smania di dire, spesso ai limiti del vile attacco personale, ha portato risultati poco edificanti per non dire inconsistenti. Si convincano dunque i signori dell’ opposizione di centro-destra che dovranno interpretare ruoli secondari per almeno altri cinque anni. Ricordo a Corallini i fatti di cronaca e gli accoltellamenti in via vetreria e le sparatorie in via Castelfidardo durante gli anni in cui proprio lui era il delegato alla sicurezza e ricordo, da dilettante allo sbaraglio, all’ex Sindaco Marinelli i suoi mesi iniziali da primo cittadino in cui, mi dicono, era abbastanza spaesato ed impacciato: ma a quei tempi l’unica cosa che rassicurava i cittadini sulla giunta era che il vero sindaco fosse Brini, che dava qualche garanzia”. Rossi passa poi in rassegna anche l’intervento del “Collodi dorico” così definisce

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L’ex assessore Ermanno Carassai

David Favia e la recente campagna mediatica di affissioni fatta dall’Idv regionale: “persi gli avamposti civitanovesi in Giunta ed in Consiglio Comunale (Balboni-RossRachiglia), nel fare da eco all’opposizione si è cimentato coi racconti per bambini dando seguito così, questa volta in maniera delirante, all’atavica ed interminabile battaglia personale contro l’incubo Silenzi. E’ evidente che il simpatico Favia vive nel mondo delle favole e da eterno Peter Pan sta seguendo la stella “a destra” fino al mattino alla ricerca de “L’isola che non c’è”…almeno per lui”. Si chiede invece che fine abbiano fatto i problemi di Civitanova Alta l’ex assessore Ermanno Carassai  usando la chiave dell’ironia che sembra essere quella ormai più in voga in città: “assistiamo al miracolo – commenta Carassai – le grotte non crollano più e non sono più l’argomento all’ordine del giorno e sono scomparsi gli incidenti nel pericoloso incrocio che conduce alla zona Tirassegno. I rappresentanti della sinistra che osteggiavano la giunta Mobili hanno perso la parola e ora va tutto bene, non parla più nessuno, sono scomparsi i paladini di parte del centro storico. La Città Alta e i residenti nel centro storico non meritano questo stato di abbandono, e di auto gestione”.

(l.b.) 



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