di Alessandra Pierini
(foto-servizio di Guido Picchio)
Avere 198 anni e non dimostrarli: si può dirlo forte dell’Arma dei Carabinieri che questa mattina ha celebrato la rituale ricorrenza della Fondazione in piazza della Libertà a Macerata. Musica, marce, squilli di tromba, alte uniformi, auto storiche ed oggetti esposti nella mostra rievocativa “Un carabiniere esemplare Guido Marra” allestita nella biblioteca “Mozzi Borgetti” sono tracce dei quasi due secoli passati e simboli di rassicurante sapienza e tradizione ma è la capacità di adattamento ai cambiamenti sociali che fanno dell’Arma un corpo moderno e di encomiabile efficienza.
Già in mattinata un picchetto di militari, di cui 2 in Grande Uniforme Speciale, con in testa il Comandante Provinciale, Colonnello Marco Di Stefano, ha deposto una corona di alloro al monumento del Vice Brigadiere Salvo D’Acquisto di Piediripa.
Durante la manifestazione si è schierata nella piazza una compagnia di formazione al Comando del Sottotenente Aldo Meluccio, comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Macerata, composta da un plotone nella storica uniforme e da un plotone di comandanti di stazione, da una rappresentanza di Carabinieri di quartiere e da una pattuglia di militari sciatori.
La manifestazione si è articolata in più fasi, fra le quali le più toccanti sono state certamente la cerimonia dell’alzabandiera, il minuto di silenzio per commemorare le vittime del sisma che ha colpito l’Emilia Romagna, la lettura dei messaggi augurali del Presidente della Repubblica e del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Leonardo Gallittelli, la premiazione dei militari distintisi in particolari operazioni di servizio, nonché l’intervento del Comandante Provinciale, Col. Marco Di Stefano.
Questi i premiati
Encomio semplice:
al luogotenente Domenico Spinali ed all’appuntato scelto Giancarlo Fidanza, entrambi addetti ad aliquota operativa del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Macerata i quali “liberi da servizio e a diporto, informati di una tentata rapina a mano armata in una gioielleria, evidenziando elevata professionalità, non comune spirito di servizio ed altissimo senso di responsabilità hanno partecipato alle ricerche di uno dei rapinatori datosi alla fuga, riuscendo in breve a rintracciarlo e ad immobilizzarlo dopo concitata collutazione .L’operazione del 16 febbraio 2011 a Corridonia si è conclusa anche con l’arresto del secondo rapinatore ed il sequestro della pistola e dell’autovettura utilizzata;
luogotenente Giuseppe de Giorgi, comandante del nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale Carabinieri di Macerata,
luogotenente Emilio Natali, maresciallo aiutante sostituto ufficiale di pubblica sicurezza Domenico Martelli, maresciallo aiutante sostituto ufficiale di pubblica sicurezza Enrico Pilesi, brigadiere Claudio Melchiorre e vice brigadiere Gilberto Mallozzi, appuntato scelto Stefano Petrucci e appuntato Francesco Pacifico tutti addetti al nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale Carabinieri di Macerata “hanno fornito determinante apporto in complesse e prolungate indagini nei confronti di una emergente organizzazione criminale, dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
L’operazione si è conclusa con l’arresto in flagranza di 22 persone, la segnalazione in stato di libertà di ulteriori 20 soggetti, il sequestro di kg. 1,560 di cocaina, grammi 127 di eroina, quantità minori di hashish ed anfetamine con la completa disarticolazione del sodalizio criminale provincia di Macerata, marzo 2008 – febbraio 2009”; al luogotenente Luciano Almiento, già comandante della stazione carabinieri di Montefano, ora comandante del nucleo operativo e radiomobile della compagnia Carabinieri di Osimo, al maresciallo capo Cesare Proietti, addetto alla stazione carabinieri di Porto Recanati, al maresciallo capo Andrea Petroselli, addetto al nucleo operativo e radiomobile della compagnia carabinieri di Macerata, all’appuntato scelto Massimiliano Maggi, addetto alla stazione carabinieri di Montefano, all’appuntato scelto Pietro Cantelli, addetto alla stazione carabinieri di Montefano i quali hanno fornito determinante contributo in complesse indagini nei confronti di una emergente organizzazione criminale di origine nordafricana dedita al traffico illecito di sostanze stupefacenti. L’operazione si è conclusa con l’arresto in flagranza di reato di 13 persone, la denuncia in stato di libertà di 26 componenti della banda, il sequestro di kg. 7,463 di hashish, grammi 155,00 di marijuana grammi 129,70 di cocaina, beni provento dell’attività illecita e con la completa disarticolazione del sodalizio criminale nelle province di Macerata, Ancona e Fermo tra l’ ottobre 2008 e il dicembre 2010.
Elogio:
al luogotenente Nicola Antonini, comandante del nucleo comando della compagnia carabinieri di Civitanova che si è distinto per incisività e lodevole continuità di rendimento nell’assolvimento dei propri doveri. Protagonista assoluto delle attività del comando compagnia, profondendo le proprie migliori energie, con spiccata iniziativa, grande professionalità ed esemplare spirito di sacrificio,ha fornito ai superiori gerachici una collaborazione sempre improntata a criteri costruttivi e partecipativi, emergendo nettamente per affidabilità, impegno e capacità organizzativa, caratteristiche dimostrate specialmente con le intelligenti e puntuali predisposizioni attuate in occasione delle indagini che hanno consentito di arrestare gli autori di gravissimi delitti verificatisi nel territorio di competenza. L’operato del maresciallo contribuiva in maniera determinante al successo dello sforzo operativo del proprio reparto riscuotendo unanimi consensi (Civitanova 29 dicembre 2001 – 25 giugno 2011).
concesso dal colonnello Sebastiano Comitini, senior italian officer della nato Training Mission – Afghanistan al maresciallo capo Junio Faiazza, comandante della stazione carabinieri di Serravalle del Chienti: addetto alla combined training advisor group – police della Nato Training Mission – Afghanistan, si distingueva per competenza, abnegazione e spirito di servizio, assicurando la piena funzionalità del settore di pertinenza, in un contesto ambientale caratterizzato da instabilità politica e sociale e connotato da elevato fattore di rischio per la presenza di frange ostili al processo di democratizzazione di un paese appena uscito da devastante conflitto.
Con spiccato senso di responsabilità, in una fase ella missione connotata da eccezionale complessità, ha approntato uno studio approfondito delle problematiche connesse all’addestramento della polizia afghana e la sua attenta azione di raccordo con gli organi centrali e di sicurezza del paese, costituiva premessa essenziale per l’individuazione di adeguate soluzioni e fattore di successo per l’addestramento delle forze di polizia. Evidenziando coraggio e lucida determinazione, ha partecipato a numerosi servizi esterni tesi alla valutazione dei centri di addestramento della polizia afghana in zone caratterizzate da attacchi terroristici ed episodi di violenza. Chiaro esempio di maresciallo capo dei Carabinieri di pregevoli virtù militari e consolidata esperienza che, con il suo costante operato, ha contribuito in modo significativo al conseguimento degli obiettivi della missione conferendo, lustro e prestigio all’Arma dei Carabinieri (Kabul novembre 2010 – aprile 2011).
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Nell’associarmi agli onori nei riguardi della Benemerita, noto dalle foto che il ns. Sig. Sindaco indossava un paio di scarpe strasobrie. Come mai?