Commosso addio a Grazyna,
la donna uccisa dal marito

Messa officiata sia in italiano che in polacco nella chiesa di San Paolo a Civitanova Alta

- caricamento letture

FUNERALE-GRAZYNA-TARKOWSKA

di Laura Boccanera

“Eri come il tuo nome, Grazia, un dono di Dio”. Così i colleghi dell’ospedale hanno voluto ricordare Grazyna Tarkowska, la 46enne polacca uccisa sabato scorso dal marito Maurizio Foresi (leggi l’articolo). Oggi pomeriggio alle 15 presso la chiesa di San Paolo a Civitanova Alta la città ha dato l’addio alla donna. Presente all’omelia anche la figlia, Milena, straziata da un dolore composto e racchiusa dall’abbraccio protettivo del fidanzato e degli amici e i familiari della vittima giunti dalla Polonia. E proprio per consentire anche a loro di essere vicini per un’ ultima volta a Grazyna la messa è stata officiata sia in italiano che in polacco. Una cerimonia tenuta dal parroco Don Alberto Spito sempre sul filo della discrezione, senza alcun riferimento alla tragica fine della donna, non una parola sull’accaduto, ma solo ricordi e pensieri di preghiera rivolti alla figlia, consegnando l’anima della donna nella mani del “beato Wojtyla, affinchè la accolga nella beatitudine del cielo così che Milena possa sentire la vicinanza della madre anche se non è più tra noi”. I colleghi e anche il sindaco hanno voluto ricordare l’umanità dell’operatrice sanitaria, il suo sorriso e la sua dedizione al lavoro, con semplicità sempre disponibile con tutti. Una donna che si era integrata perfettamente a Civitanova Alta e in Italia, benvoluta da tutti, un affetto testimoniato anche dalla Chiesa gremita.

FUNERALE-GRAZYNA-TARKOWSKA-2-204x300Ma a rompere il muro di silenzio e preghiera è la lettura di un ultimo ricordo da parte di un’amica della donna, un viaggio a ritroso nella vita di questa sfortunata famiglia che non risparmia i particolari dolorosi e drammatici: “perchè Grazyna non c’è più? – legge l’amica polacca – perchè è stata ammazzata, perchè ha voluto difendere la sua famiglia e salvare suo marito, quello che è successo è un atto contro Dio”. Parole durissime che mal si fondono con quelle rivolte dal parroco a Grazyna e che vengono recepite dai fedeli in maniera contradditoria, qualcuno dai banchi ad alta voce consiglia di lasciar perdere e terminare la lettura. Come a dire che il processo va fatto in tribunale, ma oggi no, oggi è il giorno delle lacrime e del sorriso, quello di Grazyna che dalla foto sulla bara sembra ancora così vivo e parlante.



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X