Multata col permesso, lo sfogo di una residente

MACERATA - Parla Barbara Cesaretti

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Barbara Cesaretti

di Filippo Ciccarelli

Multata perché l’auto che aveva parcheggiato in zona carico e scarico non appariva essere in evidente situazione di carico e scarico. Recita più o meno così il verbale lasciato sul parabrezza della vettura di Barbara Cesaretti, che stamani aveva parcheggiato in via Berardi nel posteggio situato nei pressi dell’Accademia di Belle Arti.
“Stavo facendo la spola tra casa mia e l’auto, perché dovevo scaricare la spesa. Cosa avrei dovuto fare, lasciare l’auto con le portiere aperte per far capire che stavo scaricando della merce?” si chiede la donna. “Oltretutto, di mercoledì, col mercato, i posti auto che sono già esigui si riducono ulteriormente, ci ho messo del tempo per spostare la macchina dopo aver concluso le operazione di scarico perché ho dovuto sistemarla lontano da casa mia”.
Riflettori puntati nuovamente sugli zelanti vigili maceratesi, recentemente balzati agli onori della cronaca per aver multato l’auto del sindaco Carancini (leggi l’articolo) e soprattutto sulla dibattuta vivibilità del centro storico. Di bello c’è che la Cesaretti lavora tra le mura della città, nel centralissimo negozio Luisa Spagnoli di corso Matteotti, e quindi racchiude in sé due posizioni spesso rappresentate come dicotomiche: quella di chi nel centro storico ci abita, e quella di chi ci lavora. “In questa parte della città non ci sono posti esclusivi previsti solo per i residenti, cosa che mi pare ci sia dalle parti di via Santa Maria della Porta. Chiunque entri, pagando una piccola somma, che è meno della metà di quella che si paga in centro ad Ancona, può parcheggiare dove vuole. Ben venga la pedonalizzazione di Corso Matteotti, se sarà prevista la possibilità di lasciare l’auto per chi ci vive. La situazione è paradossale, ogni volta se ne scopre una: per esempio il parcheggio della chiesa di San Giorgio può essere utilizzato solo dalle 20 alle 8, perché nelle altre ore ci si becca 39 euro di multa, e parlo con cognizione di causa avendone presa una lì pochi giorni fa”. Ma i 39 euro della nuova sanzione non vanno giù alla Cesaretti: “ho parlato con un responsabile della polizia municipale, che è stato cortesissimo e mi ha invitato a presentare un ricorso scritto in carta semplice, cosa che farò immediatamente domattina. Io non voglio assolutamente essere una privilegiata, ci mancherebbe, ma credo che un minimo di tutela sia un diritto di tutti”.



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