Nota della Provincia di Macerata:
Con una documento approvato dalla Giunta, la Provinciadi Macerata ha formalmente espresso nei confronti della Regione la contrarietà all’ipotesi di un “bacino unico regionale” del trasporto pubblico locale e alla conseguente gara unica per l’affidamento dei servizi. Sull’argomento era già intervenuto pubblicamente il presidente Antonio Pettinari alla vigilia di Natale, cioè all’indomani dell’annuncio dato dagli amministratori regionali circa la volontà di procedere a modificare l’attuale quadro normativo e strutturale del trasporto pubblico. Il “bacino unico regionale” – aveva sostenuto Pettinari – sarebbe una mortificazione dei territori e la Provincia di Macerata non potrebbe tollerare una simile riorganizzazione che tenderebbe a disconoscere i bisogni delle popolazioni locali, creando disservizi sul territorio in contrasto con le esigenze di sviluppo delle stesse vocazioni socio-economiche dei Comuni e dei nostri comprensori.
Pur se è condivisibile la necessità di razionalizzare il trasporto extraurbano con le reti urbane, perla Provinciadi Macerata tale razionalizzazione è possibile solo programmando il servizio su base provinciale, perché “solo in tal maniera si possono cogliere le peculiarità ed i bisogni prioritari di ciascun territorio, anche in connessione con i servizi sanitari e scolastici”.
Il documento approvato dalla Giunta provinciale ricorda che “l’attuale modello di affidamento su cinque bacini ha consentito una rilevante efficienza economica con corrispettivi chilometrici tra i più bassi”. Inoltre la delibera della Giunta esprime una serie di valutazioni volte a sottolineare negativamente la proposta della Regione di un “bacino unico”. Tra queste, si legge: “un unico bacino e addirittura un’unica gara per l’intero bacino regionale potrebbe comportare un sistema per cui il TPL perderebbe, in nome del business, quella natura di servizio pubblico riconosciuto a livello costituzionale; una diretta conseguenza di tale situazione potrebbe condurre a trascurare gli investimenti, il rinnovo mezzi, e magari lasciare pian piano non serviti quei tragitti o quelle zone a scarsa densità di popolazione, soprattutto nel nostro territorio provinciale caratterizzato, in particolare nella zona montana, da piccoli centri urbani. Inoltre: “l’idea di un unico bacino, con la naturale conseguenza forzata di un unico affidamento, ha con sé il rischio di spostare l’interesse dall’ambiente tecnico a quello politico e di (generare) una socializzazione delle perdite che, se si verificasse, provocherebbe un effetto domino (in grado di contagiare) in negativo anche quei bacini come quello di Macerata che con notevoli sforzi e professionalità, chiudono in attivo il proprio bilancio”. “Potrebbe riscontrarsi che – è scritto nel documento della Giunta – la gestione inefficiente di un bacino si vada a confondere nella gestione di un altro bacino, più efficiente da un punto di vista economico”.
Riaffermando la validità dell’attuale modello basato su bacini provinciali, la Giunta della Provincia di Macerata fa notare che è possibile, con lievi modifiche, migliorare l’attuale assetto senza passare al bacino unico regionale. “Basta stabilire – si legge – un livello minimo regionale di uniformità rispetto ad alcuni aspetti del servizio, rilevanti per l’utenza, volti, ad esempio, ad evitare sovrapposizioni di servizi fra bacini diversi nei territori confinanti o sopperire alla mancanza di coordinamento nella definizione degli orari o di sistemi tariffari tra vettori diversi”.
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