Nota del Comune di Macerata:
“Ancora un altro segno di attenzione alle famiglie. Grazie alla gestione integrata del servizio abbiamo abbassato del 19% la media della quota pasto nelle mense gestite integralmente dagli uffici comunali – interviene l’assessore alle Politiche scolastiche, Stefania Monteverde. – Le famiglie da gennaio pagano 1,80 euro a pasto per un pasto biologico e sano con prodotti a Km zero. E’ il risultato della collaborazione tra il personale comunale e i comitati dei genitori che negli anni hanno maturato una grande competenza sul biologico e la filiera corta. E sono ancora più contenta perché anche le mense di via Pace passano al biologico addirittura diminuendo la spesa.” Dal 9 gennaio il Comune ha ripreso la totale gestione della mensa scuole infanzia, primaria e secondaria di I grado di via Pace, della mensa scuole infanzia e primaria via Panfilo e della mensa infanzia e primaria Fratelli Cervi. Dopo una gara ad evidenza pubblica sono stati individuati i fornitori dei prodotti selezionati sulla base dei principi adottati: quanto più spazio possibile alla produzione biologica, al km zero, ai prodotti che provengono dai territori confiscati alla mafia e al commercio equo e solidale. Fino ad oggi nelle tre mense a gestione diretta degli acquisti da parte dei genitori, la quota pasto non era omogenea: 2,30 euro il costo di via Panfilo, 2,50 euro quello di via Pace e 1,80 euro a Fratelli Cervi. “E’ motivo di grande soddisfazione riuscire a ridurre la spesa delle famiglie in un tempo di crisi così grave sia per i bilanci familiari che per quelli pubblici – commenta il sindaco, Romano Carancini. – Siamo riusciti a farlo trovando insieme nuove modalità di gestione e soprattutto accrescendo la qualità del servizio. Molte altre Amministrazioni in questi tempi di crisi hanno optato per la dismissione delle cosiddette “mense verdi” e per gli appalti al fornitore unico al massimo ribasso. Noi no. Continueremo a cercare insieme le modalità di risparmio senza mettere in discussione uno dei diritti fondamentali dei bambini: il diritto alla sana alimentazione.” Nel Comune di Macerata le famiglie pagano la quota mensa annuale di 187 euro per i bambini della scuola primaria o infanzia che utilizzano la mensa tutti i giorni della settimana (pari a 1 euro al giorno, circa) e la quota pasto quotidiana., differente perché gestita in autonomia dai comitati dei genitori. La media della quota pasto nelle 13 mense comunali è di 2.00 euro. Quindi, una famiglia a Macerata paga per il pasto del figlio circa 3.00 euro al giorno, a differenza degli altri capoluoghi marchigiani (Pesaro scuola primaria a tempo pieno 5,301 euro, non a tempo pieno 4,363 euro – Ancona, con ISEE 13001/25000 euro , 38,00 euro al mese + 3.50 euro a pasto, con ISEE superiore ai 25.000 euro 40.00 euro al mese + 4.00 euro pasto – Ascoli Piceno con ISEE superiore a 15000 3.61 euro) e dei maggiori comuni della provincia (Tolentino 3.10 euro buono pasto, con ISEE inferiore a 10000 2.58 euro – Recanati buono pasto scuola infanzia 3.35 euro, scuola primaria 3.60 euro, Civitanova Marche buono pasto 2.50 euro infanzia e 2.75 euro primaria, San Severino 2.50 euro infanzia e 3.00 euro primaria, Camerino 60.00 euro annui + 4.00 euro a pasto, Montegranaro 3.85 euro a pasto). “Le nostre tariffe sono tra le più basse sul territorio. – aggiunge Stefania Monteverde – Non sarà facile per sempre garantire le tariffe basse: dobbiamo essere onesti sapendo quanto aumenta il costo della vita e quanto diminuiscono le risorse pubbliche. Ma l’impegno dell’Amministrazione è totale per la ricerca insieme di nuove modalità di gestione condivisa che ci aiuti a fare economia senza perdere i diritti del welfare”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Noi del comitato mensa di Fratelli Cervi ringraziamo l’Assessore per aver tenuto fede agli impegni presi con noi poco prima di Natale, ma ci preme (l’amministrazione pubblica ne è al corrente perché ha visionato tutti i rendiconti del nostro vecchio comitato, gli stessi inoltre riportano il protocollo del comune) sottolineare che il costo di un nostro buono pasto lo scorso anno era di €1,39 e no di €1,80!!
All’inizio di quest’anno scolastico il vecchio comitato mensa ha restituito a tutte le famiglie i soldi versati in più. È vero, abbiamo acquistato buoni pasto di €1,80 ma già da aprile-maggio del 2011 sapevamo che avremmo avuto indietro dei soldi.
Questo non toglie che c’è stato un forte impegno da parte dell’amministrazione pubblica, soprattutto da parte dell’Assessore Monteverde, alla quale dico che per i prossimi anni è impossibile che possa aumentate la quota pasto, perché se è vero che hanno intenzione di prendere altre mense in gestione, è altrettanto vero che la politica del ribasso avrà sempre più un senso!!
Per quest’anno grazie ma per il prossimo noi non ci arrendiamo e speriamo in una continua collaborazione tra amministrazione e comitati mensa.