di Gabriele Censi
Costanza Cacciamani, una bambina di 10 anni di Passo Treia scrive a Licia Colò e racconta la storia di suo nonno Ferdinando Stacchiotti, l’inseparabile amico di Ulderico Lambertucci, il maratoneta di Dio. Ieri tutti e tre sono stati protagonisti della trasmissione “Alle falde del Kilimangiaro“. Il programma di Raitre ha dedicato un ampio spazio alle imprese di Ulderico e Ferdinando, con immagini del viaggio a Pechino e delle altre maratone che li hanno visti protagonisti. “Ho finito quattro passaporti- ha detto Ferdinando- alla guida del camper al seguito di Ulderico”. Annunciati dalla piccola Costanza i due amici hanno presentato il nuovo progetto, gli Stati Uniti “coast to coast” (leggi l’articolo). Da Santa Monica a New York in meno di 80 giorni è l’obiettivo di
Ulderico che ha fatto il suo ingresso in studio con la fiaccola del pellegrinaggio Macerata-Loreto: “Ferdinando per me è importantissimo, soprattutto al mio rientro la sera dopo aver percorso i consueti 70 chilometri, ha sempre la battuta pronta”. “Vorrei raggiungere il nonno nella prossima avventura” ha detto Costanza al termine della trasmissione che è stata soprattutto il racconto di un’amicizia.. intercontinentale “manca solo l’Australia” dice Ferdinando e chissà…
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Forza Ulderico
Conosco Ulderico da vicinissimo. Tanto grande, quanto modesto. Soggetti come Ulderico lasciano il segno dove passano e lui passa in tutto il mondo lasciando orme di semplicità, umanità e tenacia..A volte mi sembra frate Francesco.
Franco Capponi
Ora la testa e le gambe di Ulderico sono già pronte alla nuova, entusiasmante impresa podistica. Correre da San Francisco, sulla West Coast degli Stati Uniti, fino a New York, nell’estremo oriente degli Usa. Quasi cinquemila chilometri per unire insieme due luoghi simbolo, sempre con l’intento di portare un messaggio di pace e di dialogo fra religioni e culture diverse.
A San Francisco, infatti, Ulderico Lambertucci partirà dalla Porziuncola Nuova di San Francesco, ricostruita tale e quale a quella di Santa Maria degli Angeli ad Assisi. Una vera e propria “meraviglia” voluta dall’italo-americana vice-sindaco di San Francisco, Angela Alioto.
La corsa coast-to-coast si concluderà a Ground Zero, a New York, diventato una sorta di “sacrario” delle vittime degli attentati terroristici dell’11 settembre 2001.
Oltre a quello “sociale e religioso”, altri temi caratterizzano la nuova impresa messa in cantiere da Ulderico. Intanto, quello “alimentare”, visto che il maratoneta marchigiano è convinto che la sua forma fisica sia merito di eccezionali doti naturali, ma anche della dieta mediterranea che lo accompagna nella vita di ogni giorno e pure durante le imprese podistiche. Poi, il lato “medico”, visto che le sue capacità atletiche e la resistenza fisica che ha dimostrato, hanno sollevato spesso l’interesse della comunità scientifica sui limiti dell’atleta e sulle non comuni capacità di ripresa.
Per questo, anche nella maratona statunitense come nelle altre imprese, Lambertucci porterà dall’Italia le scorte di pasta, olio, parmigiano, prosciutto e altri cibi per la sua dieta mediterranea, mentre una equipe medica si sta organizzando per monitorare, con apposita strumentazione, le sue condizioni fisiche giorno per giorno.