Le suore della Visitazione hanno lasciato Treia e i treiesi hanno perso un importante punto di riferimento come preannunciato da Cronache Maceratesi (leggi l’articolo). In molti hanno commentato l’articolo manifestando il loro dispiacere e i dubbi sul futuro del monastero. In uno dei commenti è stata chiamata in causa anche l’associazione “Il Lume” che tramite la sua rappresentante legale Angela Dea Tartarelli precisa: «Dopo aver letto il commento del Signor Matteo Bosoni all’articolo pubblicato sul vostro giornale on line intitolato “Dopo oltre un secolo le suore di clausura costrette a lasciare Treia” in data 14 dicembre 2011, non posso sottrarmi dal rispondere per chiarire qualche punto.
Talvolta si rischia, per pura mancanza di conoscenza, di esprimere pareri che sono molto discordanti dalla verità e che possono rovinare l’immagine di una associazione, che lavora duramente per i suoi scopi e per mantenere una degna reputazione. Desidererei dunque esporre qual è questa verità.
Il Lume, l’associazione che io rappresento, è una onlus che fonda le sue radici in Cristo e nella Sua parola: ama il prossimo tuo come te stesso”. Ci siamo ripromessi, dunque, di cercare di amare il prossimo come noi stessi, indipendentemente dalla professione di fede, dalla etnia, dalla lingua, dal suo passato o dal suo presente. Cerchiamo di accogliere qualunque prossimo in difficoltà e di offrire, per quanto lo possano i nostri limiti, aiuto e ascolto, un piatto caldo, una casa per chi non ce l’ha o un lavoro per chi non sa come mantenere la sua famiglia. Anche se il nostro prossimo non è nato e vissuto nelle Marche.
Perchè tutti hanno bisogno di accoglienza nella disperazione, soprattutto che è lontano da casa e non ha altri aiuti.
Naturalmente questo è solo un nostro parere, è l’idea che spinge le nostre azioni. Chi ha dubbi sul nostro operato, è invitato a venire a trovarci: avrà tutte le risposte.
Inoltre abbiamo messo a disposizione dei locali della nostra “Casa Giuditta”,la nostra amata casa famiglia, per poter offrire un aiuto ai bambini che hanno difficoltà nell’apprendimento scolastico e non hanno la possibilità di avere un’insegnante privata a casa che li segua. Chiediamo un piccolo contributo per pagare la ragazza che si occupa di loro e diamo una piccolissima cifra per pagare le spese del locale utilizzato. Infatti anche noi paghiamo le bollette.
E anche paghiamo chi lavora per noi. Pertanto talvolta abbiamo bisogno della generosità della gente per poter andare avanti e pagare i nostri debiti e pagare che porterà avanti i nostri progetti. E a volte ci occorre tutto, anche la roba usata. Purtroppo abbiamo vissuto anche noi tempi non facili, e non avevamo altro che quella chiesa per sistemare cose, destinate comunque ai bisognosi.
Ha addolorato anche noi questa sistemazione provvisoria, ma ci addolcisce l’anima sapere l’ideale che ci muove e la speranza di poter ridare luce a quella chiesa. Presto comunque trasferiremo queste cose in un capannone.
Spero di avervi risposto e di aver chiarito tutti i dubbi. Nel caso contrario sapete dove trovarci. Vi mostreremo che tutto è in regola e…carta canta (speriamo, almeno lei, di gioia! )».
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sono sorpreso da questa lettera ma soprattutto dal suo contenuto
invito chiunque a confrontare quello ke ho scritto nell’articolo sopra indicato per il quale vengo accusato e cio’ che scrive la sig.ra tartarelli . a me sembrano le stesse cose , non ho parole sono veramente allibito
“ Il Lume di Treia” precisa: “Da noi è tutto in regola”
” Vi mostreremo che tutto è in regola e…carta canta (speriamo, almeno lei, di gioia! ) ”
ora spiegatemi chi ha messo in dubbio che qualcosa non e’ in regola ? ditemi chi ha detto che il lume non paga le tasse o che usa lavoro nero o che non ha una contabilita’ ? NESSUNO !!!!!!!
ma perche’ uno sente il bisogno di mostrare che tutto e’ in regola se nessuno l’ha messo in dubbio ???????
FERMO RESTANDO CHE TUTTO E’ REGOLARE E CERTIFICATO da IL LUME non condivido la scelta ( della Chiesa ) di render utilizzabili luoghi consacrati (chiesa e convento che non e’ accessibile alle persone comuni ) snaturandoli nell’uso seppur per buone e apprezzabilli finalita’ . NB questo è un mio sacrosanto parere . posso averlo ? i commenti su CM servono apposta per esprimerli
Leggendo il commento della malapenna Bosoni e la lettera del Lume non si può non notare che la signora Tartarelli ha confermato tutto quello che ha detto Bosoni. Quindi a che serve l’articolo ?
non capisco neanche io perché il Lume tira in ballo la sua limpida regolarità di gestione …….
tante volte il silenzio è d’oro……
Parlando di regolarità nelle attività delle associazioni ( sia ben chiaro leggete bene non mi riferisco solo al Lume ma a tutti, sagre dove si magna e le asd comprese ) il compito della verifica delle stesse deve essere in carico al Comune che secondo la legge deve istituire un albo contenente le diverse informazioni raccolte nonché dare pubblicità dei contributi elargiti durante l’anno anche quelli che non sono in forma monetaria ma di altre risorse , il c.d. albo dei beneficiari .E qui emerge ancora una volta l’annosa criticità del nostro Comune .
Tanto per fare un esempio pratico su cosa avviene vicino:
albo delle associazioni
http://www.comune.macerata.it/Engine/RAServePG.php/P/29621CMC0300/M/62151CMC0300
albo dei beneficiari
http://www.comune.macerata.it/Engine/RAServePG.php/P/106701CMC0207
L’albo comunale delle associazioni lo prevede la legge: pertanto è un obbligo
Il comune, per legge, prima di elargire compensi o prestazioni di servizio a qualsiasi titolo alle associazioni presenti sul territorio comunale ovviamente di volontariato e senza scopo di lucro, deve istituire l’albo delle associazioni e acquisire lo statuto l’atto costitutivo e annualmente i bilanci preventivi e consuntivi, e verificarne la veridicità.
La trasparenza nella gestione delle ONLUS è fattore fondamentale lo prevede il codice civile
come prevede la gratuità degli incarichi da parte degli amministratori. in quanto sono associazioni senza scopo di lucro che dovrebbero produrre regolari bilanci e renderli pubblici.
l’eventuale personale utilizzato per vari lavori deve comunque rispettare le vigenti leggi anche se si lavora per carità cristiana.