Da Marco Guzzini, consigliere comunale Pdl a Macerata, riceviamo:
La nomina del direttore artistico dello Sferisterio è finalmente arrivata e la programmazione della prossima stagione lirica può finalmente dirsi iniziata.
Sappiamo tutti dell’importanza di presentare un cartellone di qualità mantenendo altissima l’attenzione alle spese. Sappiamo però che ugulamente importante e decisiva risulterà la forza comunicativa e mediatica dell’evento in città e nel territorio provinciale. Gli operatori turistici cittadini hanno atteso con trepidazione che il nodo della nomina del direttore artistico si sciogliesse al più presto. Ora si attendono risposte certe e rapide da parte delle istituzioni per coinvolgere tutte le realtà economico-culturali del territorio e tutta la cittadinanza nella programmazione della stagione lirica. Sarebbe un errore imperdonabile circoscrivere il tutto nell’importantissimo ambito artistico. In un momento di grave crisi economica, un evento così importante come la stagione lirica, deve vivere a stretto contato con la cittadinanza ed in stretto rapporto con tutte le attività produttive locali. Partendo dai cittadini, passando per le associazioni di categoria ed arrivando alle realtà commerciali. Pertanto invito le istituzioni locali a convocare, nel minor tempo possibile, GLI STATI GENERALI DEL TURISMO MACERATESE, coinvolgendo istituzioni locali, agenzie di viaggio, albergatori, bar, ristoranti, attività produttive, associazioni di categoria. Con questo contributo, la promozione della stagione lirica rientrerebbe in un più ampio discorso di promozione del territorio e di valorizzazione delle eccellenze locali. Si partirà da un rinnovato rapporto con le agenzie di viaggio che dovrà portare ad una più prolungata e meglio organizzata presenza dei turisti in città. Si concerteranno con i rappresentanti dei commercianti e degli operatori turistici strumenti ed occasioni particolari che permettano ai turisti di godere dei servizi offerti dalla città di Macerata. Non si tratterà più di promuovere eventi esclusivi ma di momenti fondamentali per lo sviluppo dell’intero territorio.
Troppe volte Macerata ha perso la sfida della partecipazione.
L’occasione che ci viene data da una nuova stagione lirica alle porte deve essre sfrutta al meglio.
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Guzzini chiama un’altra volta l’attore Dustin ci pensa lui a far rientrare il turismo
Pizzi ci ha dato dei provinciali, per cui cerchiamo di deluderlo. Il che significa che massimo sforzo deve essere dato alla pubblicità della stagione lirica (per favore eliminate la dicitura SOF che somiglia ad una scorreggia mal riuscita …) ho detto lirica perchè il musical ai cinesi/indiani ricchi non interessa. Già loro hanno i vari Bolliwood etc etc. e i vari Notre Dame/Pinocchio sono un fenomeno più italiano che altro (altra cosa sono i musical a Londra o a Broadway …). Cosa molto importante dovrà essere invece l’organizzazione in quei paesi di opere fatte in arena (coproduzioni/collaborazioni) che dovranno essere supportate da tutti a cominciare dalla regione Marche per una loro grande riuscita. Non anonime cooproduzioni le quali non se le fila nessuno ma come fanno gli altri teatri (Maggio fiorentino, per es.)tutta la produzione coro & orchestra solisti, insomma tuttla la produzione maceratese, marchigiana che porta l’opera siffatta in questi paesi pubblicizzando insieme tutto ciò che la Regione MARCHE ha di buono. Le altre regioni che hanno un teatro di una certa importanza l’hanno già fatto vediamo di farlo anche noi sennò chi se lo fila lo Sferisterio ? I latini dicevano “omnia mea mecum porto”
“Le persone non sono ridicole se non quando vogliono parere o essere ciò che non sono. Il povero, l’ignorante, il rustico, il malato, il vecchio, non sono mai ridicoli mentre si contentano di parer tali, e si tengono nei limiti voluti da queste loro qualità, ma sì bene quando il vecchio vuol parer giovane, il malato sano, il povero ricco, l’ignorante vuol fare dell’istruito, il rustico del cittadino. Gli stessi difetti corporali, per gravi che fossero, non desterebbero che un riso passeggero, se l’uomo non si sforzasse di nasconderli, cioè non volesse parere di non averli, che è come dire diverso da quel ch’egli è. Chi osserverà bene, vedrà che i nostri difetti o svantaggi non sono ridicoli essi, ma lo studio che noi ponghiamo per occultarli, e il voler fare come se non gli avessimo”
(da PensieriG. Leopardi.
Quelli che per farsi più amabili affettano un carattere morale diverso dal proprio, errano di gran lunga. Lo sforzo che dopo breve tempo non è possibile a sostenere, che non divenga palese, e l’opposizione del carattere finto al vero, il quale da indi innanzi traspare di continuo, rendono la persona molto più disamabile e più spiacevole ch’ella non sarebbe dimostrando francamente e costantemente l’esser suo. Qualunque carattere più infelice, ha qualche parte non brutta, la quale, per esser vera, mettendola fuori opportunamente, piacerà molto più, che ogni più bella qualità falsa.
E generalmente, il voler essere ciò che non siamo, guasta ogni cosa al mondo: e non per altra causa riesce insopportabile una quantità di persone, che sarebbero amabilissime solo che si contentassero dell’esser loro. Né persone solamente, ma compagnie, anzi popolazioni intere: ed io conosco diverse città di provincia colte e floride, che sarebbero luoghi assai grati ad abitarvi, se non fosse un’imitazione stomachevole che vi si fa delle capitali, cioè un voler esser per quanto è in loro piuttosto città capitali che di provincia”.
(G. Leopardi, Pensieri)
Per rilanciare il turismo ci vuole la topa!
@ Del Savio
Infatti Dustin l’ha chiamato Guzzini, la prima volta, non Spacca, eh?