Aveva tante famiglie Pio Tacconi: una era quella a cui lo legavano i vincoli parentali, un’altra era quella composta dai soci e dipendenti della sua azienda, un’altra ancora quella della Pro loco di Piediripa della quale era presidente da così tanti anni da diventarne il volto, c’era poi la comunità di Piediripa e quella dei maceratesi per i quali era un punto di riferimento e tutte si sono riunite oggi nella chiesa della frazione di Macerata per dirgli per l’ultima volta “Ciao Pio!”
«Era un giovane nell’anima – ha detto don Franco Pranzetti – uno che aveva messo la globalità al centro della sua vita, ha collaborato per creare comunione tra le persone, anche con idee diverse tra loro, ci ha reso partecipi delle sue esperienze ed iniziative e oggi, in questa chiesa si vedono i frutti della sua attività».
La scomparsa improvvisa di Pio Tacconi, stroncato da un infarto mentre stava preparando il cenone di Capodanno, ha lasciato attonita la città di
Macerata e tutta la provincia e mette in guardia sulla caducità della vita come ha evidenziato don Franco che ha celebrato la Santa Messa, con don Rino Ramaccioni e don Pietro Parisse, ex parroci di Piediripa. «A fine anno l’imprenditore fa il bilancio e fa le sue valutazioni sul nuovo anno, su come muoversi e investire. Ogni buon cristiano dovrebbe fare lo stesso e riflettere sulle finalità da dare alla vita. La presenza massiccia di persone in questa chiesa sta a significare come tutti noi, poco o tanto, abbiamo ricevuto qualcosa da Dio attraverso Pio. Sabato abbiamo parlato dell’Epifania e di come poter far felici tanti bambini. Amava stare tra la gente. Il messaggio che ci lascia come testamento è siate amanti della vita che Dio ci ha donato e della quale poi ci renderà conto anche in maniera improvvisa. Impegnatevi, mettete la faccia in quello che fate e non tiratevi indietro». Don Franco pensa anche al futuro e al vuoto rimasto dopo la scomparsa di Pio: «In un puzzle ben fatto un buco stona, quel buco deve essere riempito con coraggio e con la volontà di fare ancora meglio di chi ce lo ha lasciato».
Presenti, oltre alla moglie Rita, al fratello Piero, ai figli Barbara e Alessandro, il genero Marco, i nipoti Christian e Alice ai parenti, agli amici, alle autorità, agli esponenti politici di centro destra e centro sinistra, i ragazzi dell’istituto “Bignamini” di Falconara che ospita giovani con pluriminorazioni e gravi disabilità psico-fisiche e sensoriali. I fondi raccolti dalle iniziative a scopo benefico della Pro loco di Piediripa sono infatti stati sempre destinati a loro e ai bambini dell’India.
Toccante il messaggio dei componenti del direttivo della Pro loco di Piediripa letto da Pina Ramaccioni, insostituibile segretaria con la quale ha lavorato spalla a spalla per anni. Dopo i ringraziamenti per le tante attività e gli insegnamenti ricevuti, il loro messaggio ha ripercorso questi ultimi giorni: «In questi anni hai tolto tempo all’azienda e alla famiglia per dedicarlo a noi. Unire e non dividere era il tuo motto e anche a San Silvestro ci hai voluti tutti insieme, ancora una volta. Ci hai sempre detto “c’è da lavorare tanto ma collaborare vi fa bene. Ciao presidentissimo!”. Ti promettiamo che cercheremo di portare avanti tutto quello che ti appassionava e lo faremo con grande grinta».
Il sindaco di Macerata Romano Carancini si è fatto interprete del sentire cittadino e si è fatto portavoce del cordoglio dell’amministrazione comunale e provinciale: «Ci sono uomini e donne che aiutano gli altri ad essere comunità che è diverso dall’essere cittadino. Pio Tacconi, grazie a questo suo talento, ha testimoniato come la città può essere unita e si è fatto ambasciatore dell’essere uniti in nome di valori positivi. Semplice, aperto, accogliente, sereno, queste sono le parole che spontaneamente mi affiorano se penso a lui. Ma ce n’è una che, in particolare, viene prima di ogni altra: generoso. Pio è stato un uomo generoso, un sentimento che conosceva bene ma che soprattutto praticava in tanti modi. A lui ed alla sua generosità la città di Macerata deve dire grazie perché ha regalato tanti momenti significativi in cui tutti noi ci riconosciamo come maceratesi, orgogliosi di esserlobasta pensare al Carnevale, alla Sagra della Trebbiatura o alla Pasquella che arrivava in tutte le vie facendoci sentire comunità».
Dopo un ultimo grande applauso, Pio Tacconi è volato in cielo. Chissà se sarà arrivato col passo spedito che lo ha sempre contraddistinto, veloce e deciso come un soldato, come qualcuno che sa di non avere un minuto da perdere.
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Pio Tacconi nasce a Macerata il 23 aprile del 1944, intraprende da giovanissimo quella che sarà poi utile e necessario per il suo futuro imprenditoriale nel campo della metalmeccanica. Lavora con diverse aziende poi getta le basi per la sua azienda, la Omet , che in un quarto di secolo fa diventare leader nel settore dello stampaggio. Si fa conoscere anche all’estero. Oggi il marchio Omet e conosciuto in tutto il mondo. Forte di un’ufficio tecnico giovane e di spessore, un’amministrazione altrettanto qualificata al suo interno e supportata da studi esterni, l’azienda è cresciuta,la parola d’ordine è stata sempre una “lavorare con il sorriso sulle labbra senza mai dividere ma unendo tutto quello che c’era da poter mettere insieme. Da anni alla guida della associazione della frazione, nella quale è riuscito a creare un forte spirito di aggregazione, Tacconi è stato infatti l’artefice di numerose iniziative di successo, dal Carnevale, alla Rievocazione storica della Trebbiatura, alla Pasquella. Ma il suo nome è legato anche alla diffusione delle tradizioni e delle tipicità maceratesi in Italia e all’estero, con la partecipazione della Pro Loco ad importanti iniziative svolte a Torino, a Issy Les Moulineux, a Parigi e a Weiden.
(Foto di Guido Picchio)

I familiari di Pio Tacconi: la moglie Rita, il figlio Alessandro, la figlia Barbara e il genero Marco
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Nota della Provincia di Macerata:
Il presidente della Provincia, Antonio Pettinari, che oggi pomeriggio ha preso parte ai funerali di Pio Tacconi, in mattinata si era fatto portavoce del cordoglio dell’intera Amministrazione provinciale per la scomparsa del presidente della Pro Loco. In un telegramma inviato alla famiglia, Pettinari ha espresso la partecipazione al dolore dei congiunti. “Esprimo – ha scritto Pettinari nel telegramma – le più sentite condoglianze per la scomparsa del caro Pio del quale si ricordano profonda generosità, umanità, amore per nostro territorio, disponibilità verso gli altri et il volontariato sociale. Il suo grande impegno di presidente della Pro Loco di Pieridipa contribuirà a farlo rimanere nel ricordo di tutti. L’intera Amministrazione provinciale di Macerata si unisce a me nel prendere parte al cordoglio dei familiari tutti. Antonio Pettinari, presidente Provincia di Macerata”.
E’ finito il garbo ed il bon ton! Ora si fa addirittura un comunicato istituzionale per darsi presente anche nelie cerimonie funebri cui non si è partecipato. Presidente Pettinari, faccia ammenda con una personale donazione alla Pro loco di Piediripa, da destinare ad una delle tante attività benefiche del grande Pio. E non lo dica in giro; “la tua mano destra non sappia cosa fa la tua mano sinistra”, direbbe Don Barchiesi di Santa M. in Selva. E, comunque, perché far trainare il telegramma da Cronache Maceratesi?
Un fine anno triste per la perdita del carissimo Pio Tacconi che precocemente ci ha lasciato. Il vuoto che lascia e’ quello di una persona speciale, impegnata come pochi e disinteressatamente per la propria città, vicino ai giovani con lealtà, l’esempio e la dedizione alla cura delle tradizioni autentiche.. Sarai per noi un faro da seguire………….. per far si che anche chi ti sostituirà dovrà farlo con la tua passione ed il tuo amore…… Grazie PIO, generoso amico…
Onestà vuole che corregga in parte il mio precedente commento. Pettinari ha partecipato alla messa funebre. Rimane lo sconcerto per il successivo comunicato trasmesso tramite C.M. in cui si dice che tutta l’amm.ne aveva partecipato il cordoglio tramite telegramma. Forse che il Presidente Pettinari non rappresentava tutta l’amm.ne?
“La morte non è niente, io sono solo andato
nella stanza accanto.
Io sono io. Voi siete voi.
Ciò che ero per voi lo sono sempre.
Datemi il nome che mi avete sempre dato.
Parlatemi come mi avete sempre parlato.
Non usate mai un tono diverso.
Non abbiate un’aria solenne o triste.
Continuate a ridere di ciò che ci faceva
ridere insieme.
Sorridete, pensate a me, pregate per me.
Che il mio nome sia pronunciato in casa
come lo è sempre stato.
Senza alcuna enfasi, senza alcuna ombra
di tristezza.
La vita ha il significato di sempre.
Il filo non è spezzato.
Perchè dovrei essere fuori dai vostri pensieri?
Semplicemente perchè sono fuori dalla vostra vista?
Io non sono lontano, sono solo dall’altro lato
del cammino.”
Charles Peguy
Dalla Pro Loco Piediripa:
Il Consiglio Direttivo della Pro Loco Piediripa ringrazia le autorità istituzionali, gli amministratori del Comune e della Provincia di Macerata, i consiglieri regionali, i presidenti delle Pro Loco marchigiane,le associazioni locali, semplici cittadini per la partecipazione al dolore che ha colpito l’Associazione per la repentina scomparsa del suo amatissimo presidente Pio Tacconi. Un grazie di cuore per tutto quello che è stato fatto per onorare al meglio Pio un amico prima che un personaggio amato e stimato da tutti.