L’ultimo saluto a Pio Tacconi,
il presidentissimo

Una folla commossa a Piediripa per il presidente della Pro Loco. "Unire e non dividere" era il suo motto. Il sindaco Carancini: "Un uomo generoso che in tanti momenti ci ha fatto sentire comunità"

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funerale_pio_tacconi-1-300x199di Alessandra Pierini

Aveva tante famiglie Pio Tacconi: una era quella a cui lo legavano i vincoli parentali, un’altra era quella composta dai soci e dipendenti della sua azienda, un’altra ancora quella della Pro loco di Piediripa della quale era presidente da così tanti anni da diventarne il volto, c’era poi la comunità di Piediripa e quella dei maceratesi per i quali era un punto di riferimento e tutte si sono riunite oggi nella chiesa della frazione di Macerata per dirgli per l’ultima volta “Ciao Pio!”
«Era un giovane nell’anima – ha detto don Franco Pranzetti – uno che aveva messo la globalità al centro della sua vita, ha collaborato per creare comunione tra le persone, anche con idee diverse tra loro,  ci ha reso partecipi delle sue esperienze ed iniziative e oggi, in questa chiesa si vedono i frutti della sua attività».
La scomparsa improvvisa di Pio Tacconi, stroncato da un infarto mentre stava preparando il cenone di Capodanno, ha lasciato attonita la città di

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Pio Tacconi

Macerata e tutta la provincia e mette in guardia sulla caducità della vita come ha evidenziato don Franco che ha celebrato la Santa Messa, con don Rino Ramaccioni  e don Pietro Parisse, ex parroci di Piediripa. «A fine anno l’imprenditore fa il bilancio e fa le sue valutazioni sul nuovo anno, su come muoversi e investire. Ogni buon cristiano dovrebbe fare lo stesso e riflettere sulle finalità da dare alla vita. La presenza massiccia di persone in questa chiesa sta a significare come tutti noi, poco o tanto, abbiamo ricevuto qualcosa da Dio attraverso Pio. Sabato abbiamo parlato dell’Epifania e di come poter far felici tanti bambini. Amava stare tra la gente. Il messaggio che ci lascia come testamento è siate amanti della vita che Dio ci ha donato e della quale poi ci renderà conto anche in maniera improvvisa. Impegnatevi, mettete la faccia in quello che fate e non tiratevi indietro». Don Franco pensa anche al futuro e al vuoto rimasto dopo la scomparsa di Pio: «In un puzzle ben fatto un buco stona, quel buco deve essere riempito con coraggio e con la volontà di fare ancora meglio di chi ce lo ha lasciato».

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La moglie Rita e la figlia Barbara con i ragazzi dell'Istituto "Bignamini"

Presenti, oltre alla moglie Rita, al fratello Piero, ai figli Barbara e Alessandro, il genero Marco, i nipoti Christian e Alice  ai parenti, agli amici, alle autorità, agli esponenti politici di centro destra e centro sinistra, i ragazzi dell’istituto “Bignamini” di Falconara che ospita  giovani con pluriminorazioni e gravi disabilità psico-fisiche e sensoriali. I fondi raccolti dalle iniziative a scopo benefico della Pro loco di Piediripa sono infatti stati sempre destinati a loro e ai bambini dell’India.
Toccante il messaggio dei componenti del direttivo della Pro loco di Piediripa letto da Pina Ramaccioni, insostituibile segretaria con la quale ha lavorato spalla a spalla per anni. Dopo i ringraziamenti per le tante attività e gli insegnamenti ricevuti, il loro messaggio ha ripercorso questi ultimi giorni: «In questi anni hai tolto tempo all’azienda e alla famiglia per dedicarlo a noi. Unire e non dividere era il tuo motto e anche a San Silvestro ci hai voluti tutti insieme, ancora una volta. Ci hai sempre detto “c’è da lavorare tanto ma collaborare vi fa bene. Ciao presidentissimo!”. Ti promettiamo che cercheremo di portare avanti tutto quello che ti appassionava e lo faremo con grande grinta».

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Il sindaco Carancini si è fatto portavoce del cordoglio dei maceratesi

Il sindaco di Macerata Romano Carancini si è fatto interprete del sentire cittadino e si è fatto portavoce del cordoglio dell’amministrazione comunale e provinciale: «Ci sono uomini e donne che aiutano gli altri ad essere comunità che è diverso dall’essere cittadino. Pio Tacconi, grazie a questo suo talento, ha testimoniato come la città può essere unita e si è fatto ambasciatore dell’essere uniti in nome di valori positivi. Semplice, aperto, accogliente, sereno, queste sono le parole che spontaneamente mi affiorano se penso a lui. Ma ce n’è una che, in particolare, viene prima di ogni altra: generoso. Pio è stato un uomo generoso, un sentimento che conosceva bene ma che soprattutto praticava in tanti modi. A lui ed alla sua generosità la città di Macerata deve dire grazie perché ha regalato tanti momenti significativi in cui tutti noi ci riconosciamo come maceratesi, orgogliosi di esserlobasta pensare al Carnevale, alla Sagra della Trebbiatura o alla Pasquella che arrivava in tutte le vie facendoci sentire comunità».
Dopo un ultimo grande applauso, Pio Tacconi  è volato  in cielo. Chissà se sarà arrivato col passo spedito che lo ha sempre contraddistinto, veloce e deciso come un soldato, come qualcuno che sa di non avere un minuto da perdere.

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La segretaria della Pro loco Pina Ramaccioni e i componenti del direttivo

Pio Tacconi nasce a Macerata il 23 aprile del 1944, intraprende da giovanissimo quella che sarà poi utile e necessario per il suo futuro imprenditoriale nel campo della metalmeccanica. Lavora con diverse aziende poi getta le basi per la sua azienda, la Omet , che in  un quarto di secolo fa diventare leader nel settore dello stampaggio. Si fa conoscere anche all’estero. Oggi il marchio Omet e conosciuto in tutto il mondo. Forte di un’ufficio tecnico giovane e di spessore, un’amministrazione altrettanto qualificata al suo interno e supportata da studi esterni, l’azienda  è cresciuta,la parola d’ordine è stata sempre una “lavorare con il sorriso sulle labbra senza mai dividere ma unendo tutto quello che c’era da poter mettere insieme. Da anni alla guida della associazione della frazione, nella quale è riuscito a creare un forte spirito di aggregazione, Tacconi è stato infatti l’artefice di numerose iniziative di successo, dal Carnevale, alla Rievocazione storica della Trebbiatura, alla Pasquella. Ma il suo nome è legato anche alla diffusione delle tradizioni e delle tipicità maceratesi in Italia e all’estero, con la partecipazione della Pro Loco ad importanti iniziative svolte a Torino, a Issy Les Moulineux, a Parigi e a Weiden.

(Foto di Guido Picchio)

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I familiari di Pio Tacconi: la moglie Rita, il figlio Alessandro, la figlia Barbara e il genero Marco

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La famiglia del fratello Piero


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