Il sindaco di San Severino Marche, Cesare Martini, ha espresso profondo cordoglio per la morte di Furio Vissani, titolare del gruppo Icom, la più importante impresa della Sardegna ed una delle più importanti in Italia, per lunghi anni a capo delle imprese metalmeccaniche sarde di Confindustria. Sessantotto anni, originario di San Severino Marche, città con la quale aveva sempre mantenuto un forte legame, si era trasferito nel cagliaritano nei primi anni ’70 come responsabile di un cantiere della Cogeomi. Per più di quarant’anni ha vissuto nell’isola dove, nel 1977, ha fondato la Icom, realtà nota in Europa e nel mondo per la quale il signor Furio ha speso tutte le sue forze. La “sua industria”, così la chiamava, era arrivata a contare circa 300 lavoratori e, negli anni, era stata coinvolta in progetti importantissimi oltre che nella realizzazione di grandi opere di elevata tecnologia. Tra le molteplici realizzazioni firmate da Vissani in Sardegna spicca la parabola radiotelescopio di S. Basilio, un impianto di cui l’imprenditore d’origini settempedane andava particolarmente orgoglioso.
“La notizia della scomparsa di Furio, da tempo malato, mi ha colpito profondamente. Era un settempedano che si era fatto conoscere e valere, capitano di un’industria incredibile per quello che aveva realizzato in Sardegna e non solo. Se ne va un cittadino illustre, una grande persona anche dal punto di vista umano oltre che professionale”.
I funerali si svolgeranno domani pomeriggio (31 dicembre) alle 15 nella chiesa di Sant’Agostino. La salma sarà poi tumulata nel cimitero cittadino.
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è stato un onore conoscere una persona come furio…nobile, generoso,lavoratore e soprattutto non si è mai arreso e ha lottato instancabilmente con tutte le sue forze per la vita.