Apparecchiature di altissima qualità; tempi di attesa minimi, costi competitivi. E poi ogni giorno una paziente che necessita di cure e diagnosi verrà presa in carico a costo zero per la paziente stessa. Queste sono le peculiarità del nuovo servizio di diagnostica Senologica dell’Istituto Santo Stefano, avviato ufficialmente nei giorni scorsi in via Aprutina, nei locali della palazzina del centro diagnostico dell’Istituto. Un servizio che, utilizzando le più innovative tecnologie disponibili e grazie ad attrezzature di ultima generazione, permetterà l’esecuzione di esami diagnostici senologici completi. Il Centro è infatti dotato, oltre che di un modernissimo ecografo, di un mammografo digitale a grande campo, la cui rapidità di esecuzione degli esami consente di dedicare più tempo alle pazienti, facendo in modo che affrontino l’esame con maggiore serenità. A breve sarà attivata anche una risonanza magnetica nucleare per la diagnostica senologica: “Con questo Servizio – dice l’Amministratore Delegato del Santo Stefano Enrico Brizioli – forniamo un’ulteriore risposta alle necessità del territorio, un servizio prezioso alle donne: prestazioni sanitarie di altissima qualità con tempi di attesa ridotti al minimo e un costo contenuto”. “Presso questa struttura – dice il dottor Franco Baiocco, responsabile del Servizio con esperienza decennale e riconosciuta nel settore – l’indagine diagnostica è eseguita con tecnica digitale diretta, tecnologia che consente una grande precisione nella diagnosi e la rapidità di esecuzione degli esami, nonché uno studio migliore dei seni anche delle donne più giovani con la possibilità di meglio evidenziare piccole lesioni neoplastiche e con una discreta riduzione della dose delle radiazioni rispetto alle tecnologie più classiche”. “Il tumore al seno – spiega Marco Giuseppetti, Professore Ordinario di Radiologia Clinica all’Università di Ancona – colpisce 1 donna su 10, è il tumore più frequente nel sesso femminile e rappresenta il 25% di tutti i tumori che colpiscono le donne con un tasso di mortalità del 17% di tutti i decessi per causa oncologica tra le donne. Più dell’80% dei casi di tumore al seno colpisce donne sopra i 50 anni. Un programma di diagnosi precoce e di screening mammografico di ottima qualità, tuttavia, innalza del 20% le probabilità di guarigione”. Per quanto riguarda i costi, l’Istituto applica una tariffa di 100 euro per la mammografia, 120 euro per la mammografia associata ad ecografia, 80 euro per l’ecografia.
Note tecniche sul nuovo Servizio di Diagnostica Senologica
Il nuovo Centro Senologico dell’Istituto Santo Stefano è dotato di un mammografo digitale a grande campo, il MammoDiagnost DR di PHILIPS Healthcare. Tale strumento è un sistema ad acquisizione digitale diretta dell’immagine mammografica, estremamente versatile ed ergonomico. Le superiori performance del detettore digitale al selenio amorfo unite agli evoluti software di elaborazione multifrequenza dell’immagine contribuiscono all’ottenimento di immagini di ottima qualità alla minima dose possibile (recenti studi effettuati da enti governativi europei lo classificano ai primi posti tra i mammografi digitali che utilizzano la dose più bassa). E’ quindi il sistema ideale per lo screening mammografico e per la diagnostica specialistica. Il MammoDiagnost DR è corredato da una stazione di refertazione che si integra perfettamente alle infrastrutture informatiche di un moderno centro diagnostico come quello del Santo Stefano. L’ottimale rappresentazione nelle immagini dei più piccoli dettagli anatomici consentono una maggior precisione e confidenza nella diagnosi e la rapidità di esecuzione degli esami (l’immagine è immediatamente disponibile e non sono quindi più necessarie per le pazienti le snervanti attese per lo sviluppo del film), consente di dedicare più tempo alle pazienti, facendo in modo che affrontino l’esame con maggiore serenità.

Alcuni dati sul tumore al seno
Il tumore del seno colpisce 1 donna su 10. È il tumore più frequente nel sesso femminile e rappresenta il 25% di tutti i tumori che colpiscono le donne. È la prima causa di mortalità per tumore nel sesso femminile, con un tasso di mortalità del 17% di tutti i decessi per causa oncologica. Più dell’80% dei casi di tumore del seno colpisce donne sopra i 50 anni. Circa il 10% delle donne con tumore del seno ha più di un familiare stretto malato (soprattutto nei casi giovanili). Vi sono anche alcuni geni che predispongono a questo tipo di tumore: sono il BRCA1 e il BRCA2. Le mutazioni di questi geni sono responsabili del 50% circa delle forme ereditarie di cancro del seno e dell’ovaio. La maggior parte dei tumori del seno non dà segno di sé e si vede solo con la mammografia (nella donna giovane, tra i 30 e i 45 anni, con l’aiuto anche dell’ecografia). La mammografia è il metodo attualmente più efficace per la diagnosi precoce. L’Osservatorio nazionale screening, dipendente dal Ministero, suggerisce una mammografia ogni 2 anni, dai 50 ai 69 anni di età, ma la cadenza può variare a seconda delle considerazioni del medico sulla storia personale di ogni donna. Nelle donne che hanno avuto una madre o una sorella malata in genere si comincia prima, verso i 40-45 anni. L’ecografia è un esame molto utile per esaminare il seno giovane, dato che in questo caso la mammografia rischia di essere falsamente negativa. Si consiglia di farvi ricorso, su suggerimento del medico, in caso di comparsa di noduli. E’ buona abitudine fare una visita del seno presso un ginecologo o un medico esperto almeno una volta l’anno, indipendentemente dall’età. Riconoscere il tumore nelle prime fasi, permette un trattamento meno invasivo e una maggiore possibiltà di guarigione con interventi chirurgici e cure farmacologiche mirate. Gli studi eseguiti hanno dimostrato che lo screening mammografico in Europa ha ridotto del 30% la mortalità per carcinoma mammario.
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