di Mauro Nardi
Tre gol in dieci partite. Un bottino niente male per Luca Patrizi, aitante difensore della Recanatese che in questo primo scorcio di stagione sta vestendo i panni del bomber. Dopo il gol da rapinatore d’area contro l’Agnonese e il perentorio colpo di testa contro l’Atessa Val di Sangro è arrivata la chirurgica conclusione dalla distanza che non ha lasciato scampo all’estremo difensore del Riccione. Un gol bello e importante che consacra il difensore giallo rosso bomber della squadra assieme al centrocampista Marchetti. “Non resterò a lungo in testa a questa classifica – scherza Patrizi – presto rientrerà il nostro bomber Chicco e toccherà a lui prendere in mano la situazione. Segnare regala sempre una grande emozione e non posso che essere felice, sopratutto quando questi gol servono a raccogliere punti per il nostro obiettivo che resta la salvezza”. Un gol, quello in terra romagnola, servito anche a cancellare la pesante batosta contro l’Ancona. Un risultato che ancora non va giu’ a tutto l’ambiente leopardiano. “Questo successo assume maggiore importanza proprio perchè siamo riusciti a spazzare via le delusioni della domenica prima – continua il difensore recanatese – non voglio piu’ parlare della partita contro i dorici perchè ormai è acqua passata. Desidero sottolineare invece la grande prestazione di Riccione, su un campo dove sino a domenica nessuno era mai riuscito a vincere. Non abbiamo creato molto ma è anche vero che il nostro portiere non ha corso molti rischi, anche quando siamo rimasti in dieci per un episodio che conferma ancora una volta che gli arbitri non ci perdonano nulla”. Con nove dei sedici punti raccolti lontano dal “Tubaldi”, la Recanatese si conferma micidiale in trasferta dove è una delle poche squadre imbattute del torneo. “Questo è motivo di grande soddisfazione ma ora dobbiamo migliorare il nostro rendimento in casa – continua Patrizi – probabilmente ci troviamo meglio quando è l’avversario che imposta il gioco. Quando tocca a noi soffriamo un pochino ma questo non significa che giochiamo di rimessa. Anzi, il mister ci dice l’esatto contrario ma questa settimana ne parleremo insieme per venirne a capo e invertire la rotta già a partire da domenica contro l’Isernia, anche per dare una gioia ai nostri tifosi che ringrazio tantissimo per la passione che nutrono per questa squadra. Il loro calore non manca mai, neanche nelle trasferte piu’ lunghe e nei momenti difficili come la sconfitta con l’Ancona. Gli applausi a fine gara ci hanno dato tanta carica”. Patrizi, cresciuto nel settore giovanile giallorosso e divenuto mano a mano un perno della squadra assieme a capitan Moretti, ha avuto un maestro dalle poche parole e dai molti fatti. “Paolo Siroti è stato un esempio da seguire, – conclude il difensore giallorosso – ho avuto l’onore di giocarci insieme per quattro anni e ho cercato di apprendere tutto quello che potevo, da ogni allenamento, da ogni partita giocata insieme, da ogni parola detta nello spogliatoio, da ogni suo piccolo gesto. Un grande giocatore che ha fatto una carriera veramente importante e dal quale ho appreso tantissimo”.
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