La Provincia di Macerata ha completato i lavori di difesa idrogeologica lungo il fiume Chienti, nel tratto più vicino alla foce. L’intervento, progettato e seguito dai tecnici del Genio civile, è stato finalizzato a prevenire esondazioni. Le opere di regimazione idraulica, che hanno comportato una spesa di circa 300 mila euro, sono state localizzate nel tratto compreso tra il ponte sulla strada statale 16 e il ponte dell’autostrada A14. Qui, sia l’alveo, sia le due sponde risultavano invase da folta vegetazione cespugliosa, arborea ed arbustiva e da materiale alluvionale, tali da restringere la sezione di deflusso delle acque. Il materiale scavato è stato riutilizzato per la “riprofilatura” delle sponde e per il ripristino di arginature. Le opera di difesa delle sponde (circa 250 metri di scogliera) sono state rinverdite con semina a mano di biostuoia in fibre vegetali particolarmente adatta per sponde di corsi d’acqua a bassa pendenza.
Questi lavori, che si sono protratti per quasi tutto l’anno 2010, hanno completato un progetto più generale di manutenzione e regimazione idraulica del fiume Chienti iniziato alcuni anni fa e che ha interessato un vasto tratto tra i Comuni di Morrovalle, Montecosaro e Civitanova Marche.
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Un rinverdimento assistito come si vede nella foto con reticoli non biodegradabili.Sponde difese con 400 metri di scogliere.Ma i nostri geni della provincia non sanno che esiste anche e da anni l’ingegneria ecosostenibile? si aggiornino.
@Regini
Non faccia il disfattista.
Si sono aggoranti.
Hanno buttato nel camino i manuali medioevali che hanno utilizzato fino a pochi anni fa ed ora stanno studiano sui libri e sui progetti (che gli altri progettisti europei ed americani facevano) negli anni ’30 del secolo scorso..
Si chiama politica-dei-piccoli-passi 🙂