La Cosmetal vola in B2
Recanati può brindare

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di Simone Caraceni

Gruppo, lavoro, umiltà: con questi tre ingredienti la Cosmetal Recanati (nella foto festante per la promozione in B2) ha raggiunto con pieno merito la promozione in Serie B2 sconfiggendo in finale l’Itar Monturano di Giuseppe Annunzi. Il patron Stefano Giorgetti ha plasmato una squadra senza nomi altisonanti che ha puntato tutto sull’organizzazione di gioco e la compattezza dell’ambiente: l’ascesa verso il paradiso della Serie B arriva dopo una stagione lunga e logorante nella quale la Cosmetal ha sempre rivestito un ruolo da protagonista, raggiungendo tra l’altro la finale di Coppa Marche. La finalissima contro l’Itar Monturano era cominciata sotto cattivi auspici con un netto 3-0 in favore dell’Itar ma da lì in poi le recanatesi hanno trovato il bandolo della matassa andando inesorabilmente a scardinare il sistema di gioco delle monturanesi. La bella disputata a Monturano, in un ambiente infuocato, ha rappresentato la vera e propria apoteosi: perfetta disposizione in campo, ferrea determinazione nel reprimere i tentativi di rimonta delle avversarie, tutti gli ingranaggi hanno funzionato alla perfezione sotto l’esperta e sapiente regia di Silvia Toso, intorno alla quale è stata costruita una squadra tecnicamente valida e omogenea. Si parte da un trio di posti quattro davvero ben assortito con la grinta di Musciano, la tecnica di Strologo, la potenza della giovanissima Paoloni: non da meno il terzetto di centrali Sampaolesi, Tomassetti, Rita che in gara tre ha dominato a muro, in difesa la destrezza e la visione di gioco di Domenella sono determinanti, molto duttile la batteria di opposte Serenelli-Affricani, quest’ultima veterana del gruppo. Imprescindibile il supporto del pubblico, arrivato in massa a Monturano: davvero notevole il colpo d’occhio offerto da un gruppo di ragazzi di colore che con i loro abiti caratteristici e i loro ritmi travolgenti, hanno sospinto Recanati verso il trionfo. Dopo qualche giorno giustamente dedicato ai festeggiamenti, rivisitiamo la stagione appena conclusa insieme a Luca Paniconi (nella foto in basso mentre festeggia un punto nella finale), tecnico di questa splendida corazzata, coadiuvato in panchina da Nicola Venusto.

Coach Paniconi, il collettivo di Recanati ha prevalso sulle individualità messe in campo da Monturano. Concorda con questa affermazione?

“Certamente Monturano sul piano dei singoli aveva qualcosa in più di noi, dal canto nostro abbiamo saputo contrapporre la forza del gruppo e un buon equilibrio in campo. Avere una rosa ampia risponde ad una mia precisa filosofia, il lavoro settimanale riesce bene solo con l’apporto di dodici giocatrici che hanno possibilità di mettere in mostra le loro qualità”.

Già nel 2007-2008 avevate sfiorato la promozione, cedendo in semifinale alla Scavolini Montecchio. Quest’anno siete riusciti a compiere un ulteriore salto di qualità, cosa ha fatto la differenza?

“Nel 2007-2008 il film del campionato era già ben delineato con due squadre (Colbordolo e Torre San Patrizio) che avevano fatto il vuoto. In questa stagione c’è stata una lotta a tre all’insegna dell’equilibrio nella quale siamo stati più brillanti e determinati nei momenti cruciali”.

Un campionato monopolizzato dalla Cosmetal nella prima fase, poi una netta flessione all’inizio dei play-off sembrava aver compromesso tutte le vostre ambizioni. Poi cosa è successo?

“Nella prima fase del torneo abbiamo sfoderato prestazioni di notevole valore, poi in una settimana abbiamo perso due partite (contro Scavolini e Pieralisi Jesi) che potevano vanificare il lavoro di un campionato. Personalmente ho

sempre cercato di infondere alle ragazze sicurezza e consapevolezza nei loro mezzi, non ho mai dubitato del potenziale umano a mia disposizione”.

Dopo quattro stagioni a Montelupone, un altro quadriennio a Recanati. La sua carriera è ancora agli albori, quali sono le parole chiave del Paniconi-pensiero?

“Secondo me non conta molto in che categoria si allena, ma la capacità di adattarsi alle situazioni e saper estrarre il meglio dal gruppo che si ha a disposizione. Metto passione e serietà nel mio lavoro, non vivo di certezze e

cerco sempre di carpire spunti interessanti dai miei colleghi”.

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