Da sinistra Paola Taddei, direttrice dell’Accademia, il professor Matteo Catani e il presidente Evio Hermas Ercoli
«L’Accademia di Belle Arti di Macerata è la prima tra le accademie italiane e la quinta tra gli istituti Afam (sigla che sta per Alta formazione artistica e musicale, e comprende le Accademie, i Conservatori e gli Isia) per capacità amministrativa, trasparenza ed efficienza». A darne notizia è l’Accademia stessa che riporta quanto afferma il “Censimento delle banche dati delle pubbliche amministrazioni”, pubblicato da “Il Sole 24 Ore”. «Il quotidiano – si legge in una nota dell’Abam – cita in merito il Catalogo delle banche dati della Pubblica amministrazione dell’Agenzia per l’Italia digitale. Si tratta di un grande risultato, e del relativo riconoscimento a livello nazionale, che corona due anni di intenso lavoro».
«Il primato di Accademia meglio amministrata d’Italia nella classifica del Sole 24 Ore – commenta il presidente Evio Hermas Ercoli – è il risultato di un lavoro importante. Grazie all’impegno della Direzione amministrativa e alla grande determinazione della direzione accademica, l’Accademia di Belle Arti di Macerata riesce a vincere le sfide della trasparenza e dell’efficienza nella gestione della cosa pubblica. Un riconoscimento che premia un metodo virtuoso che ci ha consentito un radicale riordino delle procedure amministrative e il conseguimento di obiettivi di grande portata. Abbiamo in questo momento quattro cantieri aperti e decine di appalti in corso. Stiamo offrendo soluzioni nuove e concrete ai nostri studenti e alla cultura maceratese con la massima limpidezza e senza alcun aiuto esterno».
«Negli ultimi tre anni – afferma dal canto suo il direttore Paola Taddei – l’Accademia ha regolamentato, seguendo le direttive sulla trasparenza, gli organi e le attività che svolge. La trasparenza è intesa come accessibilità totale delle informazioni concernenti l’organizzazione e l’attività che svolge come pubblica amministrazione, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche. È un lavoro corale che coinvolge l’Accademia nella sua totalità e di cui siamo particolarmente orgogliosi».
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