Avviata la messa in sicurezza
dove c’era il tiro a volo

TOLENTINO - L’intervento prevede l’installazione di un impianto che consente il contenimento dell’inquinamento della falda del fiume Chienti. Nella zona negli anni scorsi, durante le attività sportive, si era verificato un superamento della "Concentrazione soglia di contaminazione"

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Sclavi-M

Il sindaco Mauro Sclavi

Via alla messa in sicurezza dell’area dell’ex tiro a volo in contrada Le Grazie, a Tolentino. La giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo: «Un intervento atteso da tempo e finalizzato alla tutela ambientale e della salute pubblica» dice il Comune.

L’intervento prevede l’installazione di un impianto di tipo “pump and stock”, un sistema tecnico che consente il contenimento dell’inquinamento della falda del fiume Chienti e il controllo delle acque sotterranee, in coerenza con quanto emerso dalle attività di caratterizzazione già svolte. Il progetto, redatto da professionisti specializzati, comporta un investimento complessivo di circa 41mila euro, interamente finanziato con fondi comunali e già coperto a bilancio.

L’approvazione consente ora di procedere con l’affidamento dei lavori e l’attuazione delle opere previste. L’intervento si inserisce in un percorso più ampio di risanamento del sito, che comprende ulteriori attività di monitoraggio, analisi e successive azioni di bonifica, già programmate dall’amministrazione comunale in collaborazione con gli enti competenti. «Con questo atto il Comune interviene come proprietario dell’area – conclude l’ente – nel rispetto della normativa ambientale vigente, avviando una fase operativa concreta che mira a garantire maggiore sicurezza ambientale e una gestione responsabile del territorio».

Nel campo di tiro a volo negli anni scorsi, durante le attività sportive, si è verificato un evento di superamento della “Concentrazione soglia di contaminazione”.

Per questo lo scorso luglio il Comune di Tolentino aveva emesso una ordinanza per divieto di pesca amatoriale e sportiva nelle aree poste immediatamente a valle del sito contaminato o potenzialmente inquinato a causa di possibili contaminazioni delle acque, a partire da una distanza di 40 metri a valle della diga di ritenuta del lago delle Grazie fino alla confluenza in sinistra idrografica con il torrente Rio Gesolone, in quanto poteva rappresentare un rischio per la salute pubblica.



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