Turchia e Camerino, unite del sisma:
Unicam e Atu studiano insieme
ricostruzione e prevenzione

STUDI - Una delegazione dell'ateneo è volata ad Adana per portare avanti il percorso di cooperazione internazionale sui temi della riduzione del rischio e della gestione delle emergenze: la zona era stata colpita nel 2023 da un terremoto che aveva causato 50mila morti

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L’incontro in Turchia

Prosegue e si rafforza la collaborazione scientifica tra l’Università di Camerino e l’Adana Alparslan Türkeş Science and Technology University (Atu) in Turchia, impegnate in un percorso di cooperazione internazionale sui temi della riduzione del rischio sismico, della gestione delle emergenze e dei processi di ricostruzione fisica, sociale ed economica. L’iniziativa si inserisce nel quadro dell’alleanza europea KreativEu, con l’obiettivo di mettere in rete competenze e approcci interdisciplinari per affrontare una delle sfide più rilevanti per la sicurezza dei territori.

La cooperazione ha avuto avvio con una prima fase operativa nel luglio 2023, quando un gruppo multidisciplinare di esperti Unicam, composto da geologi, ingegneri e urbanisti, ha condotto attività di rilievo e osservazione nelle aree colpite dal terremoto del 6 febbraio 2023, uno degli eventi sismici più devastanti degli ultimi decenni, che ha provocato circa 50mila vittime.Le attività si sono concentrate sull’analisi degli effetti del sisma sul territorio e sul patrimonio edilizio, oltre che sulle modalità di gestione dell’emergenza. La seconda fase del progetto, realizzata nei giorni scorsi, ha riguardato l’approfondimento dello stato della ricostruzione e della ripresa sociale ed economica delle aree interessate, con particolare attenzione a contesti di elevato valore storico e culturale come la città di Antiochia (Antakya). Obiettivo strategico della collaborazione è il confronto scientifico con l’esperienza maturata in Italia centrale a seguito del terremoto del 2016, al fine di individuare elementi comuni, criticità e buone pratiche nei processi di prevenzione, risposta e ricostruzione post-sisma. Dal punto di vista scientifico, le attività si articolano in diversi ambiti disciplinari: nella geologia, con studi sulla sismotettonica, la fagliazione superficiale e gli effetti di superficie in relazione al costruito; nell’ingegneria, attraverso l’analisi della risposta sismica di edifici e infrastrutture in muratura, cemento armato e altre tipologie costruttive; nell’urbanistica e pianificazione, con un focus sulle strategie di gestione dell’emergenza, sulla ricostruzione, sull’identità del tessuto urbano e sul rapporto tra economia locale e patrimonio storico-culturale.

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Momento centrale della collaborazione è stato il workshop internazionale sul terremoto, svoltosi ad Adana lo scorso 10 dicembre, che ha registrato un’ampia partecipazione della comunità accademica. I lavori sono stati aperti dai saluti del rettore di Atu, Adnan Sözen, e del prorettore vicario Unicam Emanuele Tondi. Per Unicam sono poi intervenuti Stefano Mazzoli, responsabile della sezione di geologia della Scuola di scienze e tecnologie, con un contributo sul quadro regionale della tettonica attiva in Turchia; Massimo Sargolini, direttore della Scuola di architettura e design, che ha approfondito i temi della pianificazione nei processi di ricostruzione post-terremoto; Tiziano Volatili, che ha presentato i risultati delle attività di campo svolte nel 2023; Michele Mirra, con un intervento sulle strategie ingegneristiche di riduzione del rischio sismico e Flavio Stimilli, che ha illustrato l’esperienza della ricostruzione successiva al sisma dell’Italia centrale del 2016. Il workshop ha visto inoltre la partecipazione di numerosi docenti e ricercatori turchi e si è concluso con una tavola rotonda interdisciplinare dedicata al confronto tra approcci scientifici ed esperienze operative.

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Nel corso della missione, la delegazione Unicam è stata ricevuta per una visita istituzionale dal rettore Veysel Eren della Hatay Mustafa Kemal University ad Antiochia, occasione in cui sono state esplorate nuove prospettive di cooperazione nei settori dell’ingegneria e dell’architettura, con particolare riferimento anche al ruolo degli ospedali veterinari nella gestione dei disastri causati da eventi naturali. Ulteriori possibilità di collaborazione sono state discusse con Atu negli ambiti della geoingegneria e delle scienze gastronomiche, sempre nel quadro dell’Alleanza KreativEu.

A Kahramanmaraş, altra città gravemente colpita dal sisma, si è infine svolto un incontro con il direttore e i responsabili delle relazioni internazionali della Kahramanmaraş Metropolitan Municipality (Kmbb), con la quale Unicam ha già presentato il progetto Prep-City nell’ambito dello European Civil Protection Mechanism (Ucpm).



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