Per la prima volta Civitanova mette a sistema il dialogo tra Comune e scuole superiori. Con un accordo di programma annuale, l’amministrazione comunale e i quattro istituti cittadini hanno avviato una collaborazione strutturata per rafforzare l’offerta educativa e promuovere una cultura inclusiva tra i giovani.
La firma è avvenuta in sala giunta con l’Ipsia Corridoni, il Bonifazi-Corridoni, i Licei Leonardo da Vinci e lo Stella Maris, con l’obiettivo di migliorare l’offerta educativa e formare una cultura inclusiva tra i giovani. Per l’amministrazione comunale erano presenti l’assessora ai Servizi educativi e formativi Barbara Capponi e la dirigente del III Settore Maria Antonietta Castellucci. Per gli istituti scolastici hanno partecipato il dirigente Gianni Mastrocola (Ipsia-Corridoni), la vice dirigente Annalisa Caccia (Stella Maris), il dirigente Francesco Giacchetta (Licei Leonardo da Vinci) e la dirigente Angela Fiorillo (Bonifazi-Corridoni). Il documento rappresenta uno strumento operativo per rafforzare la collaborazione tra Comune e scuole, individuando obiettivi strategici condivisi, tra cui la promozione di iniziative educative, culturali, formative e di orientamento rivolte agli studenti e alla comunità territoriale.
È prevista inoltre la costituzione di un gruppo di lavoro, che si riunirà almeno due volte nel corso dell’anno scolastico per definire i progetti da realizzare e valutarne le ricadute educative. L’amministrazione comunale si impegna a sostenere le iniziative e gli eventi promossi in collaborazione con gli istituti scolastici, con particolare attenzione al supporto delle famiglie nei percorsi di orientamento. L’assessora Barbara Capponi ha dichiarato: «È la prima volta nella storia di Civitanova che l’Assessorato ai Servizi educativi e formativi sigla un accordo di programma con gli istituti superiori. È un grande traguardo per tutta la comunità: entrambe le istituzioni hanno scelto di mettere a sistema collaborazione e sguardi condivisi per incoraggiare il talento. Non solo eventi insieme, ma una riflessione comune sulle dinamiche che i nostri figli vivono ogni giorno, come la fatica di conciliare scuola, sport o volontariato, impegnandoci in soluzioni creative che valorizzino ogni studente e la sua storia. Formalizzare un accordo di questo tipo significa testimoniare un vero cambio di passo culturale».