
Luca Talevi, segretario regionale Cisl
Le tabelle Inail in materia di infortuni e malattie professionali Marche relative ai primi dieci mesi del 2025, sia pur provvisorie, evidenziano segnali preoccupanti rispetto ai primi 10 mesi 2024.
L’incidenza degli infortuni con esito mortale è uno dei dati più preoccupanti dato che si passa dai 15 decessi del periodo gennaio/ottobre 2024, ai 25 del periodo gennaio/ottobre 2025, di cui 21 in occasione di lavoro e 4 in itinere, con un incremento complessivo del 66,7%. Il settore manifatturiero è quello maggiormente colpito con un incremento da 2 a 8 decessi. In aumento anche le denunce complessive di infortunio che passano dalle 13.964 dei primi dieci mesi del 2024 alle 14.146 dei primi dieci mesi 2025, con un incremento dell’1,3%. Le fasce di età maggiormente esposte sono i lavoratori tra i 45 ed i 64 anni. A parte le province di Fermo (da 1144 a 1104) e Ascoli Piceno (da 1850 a 1845) ove si evidenzia una diminuzione degli infortuni, in tutte le altre province si registra un forte incremento. Ancona passa da 4715 a 4773 denunce di infortunio, Macerata da 2902 a 2978, Pesaro da 3353 a 3446. In aumento gli incidenti che coinvolgono donne e lavoratori stranieri, mentre i settori maggiormente esposti sono costruzioni, metallurgia, gomma plastica e nella pubblica amministrazione il comparto sanità ed istruzione. Nel complesso gli infortuni nell’industria e nei servizi denota un incremento dell’1,7%, mentre continua il calo nell’agricoltura (-8%).
Il quadro conferma complessivamente una maggiore esposizione delle fasce di età mature e di lavoratori impiegati nei settori maggiormente gravosi dal punto di vista fisico. In crescita anche le denunce di malattie professionali che passano da 6.686 dei primi dieci mesi 2024 alle 6.731 dei primi 10 mesi 2025, (+0,7%) di cui 4845 denunce maschili (rispetto alle 4.813 dell’analogo periodo 2024) e 1.896 femminili (erano 1.873 al 31 ottobre 2024). Scorporando i dati per territorio si registra un calo delle denunce di malattie professionali nella provincia di Ancona (da 1.494 a 1.393) e Macerata (da 2.062 a 1.964) ed un incremento significativo nelle province di Ascoli Piceno (da 712 a 839 denunce), Fermo (da 791 a 826) , e Pesaro (da 1.627 a 1.709). Le patologie principali concernono il sistema respiratorio (+17,6%), il sistema nervoso (+2,1%), l’apparato digerente (+83,3%), i disturbi psichici e comportamentali che fanno registrare un forte incremento del 187,5%. In diminuzione invece i tumori professionali (da 53 a 47 casi). Il 91,7 % delle denunce proviene dal comparto industria e servizi.
«L’incremento delle denunce di malattia professionale, che persiste da tempo, è legato sia ad una maggiore conoscenza e consapevolezza dei lavoratori, sia all’aumento dell’età lavorativa degli stessi – commenta Luca Talevi, segretario regionale Cisl – nel complesso necessita massima sinergia tra istituzioni e soggetti preposti per legge alla sicurezza nei luoghi di lavoro per invertire il trend negativo ed il massimo coinvolgimento del Rls presenti all’interno dei luoghi di lavoro. Sono sicuramente importanti maggiori controlli ed incentivi per chi investe in sicurezza, ma soprattutto urge la creazione di un sistema che renda la sicurezza patrimonio comune di imprese e lavoratori in una ottica di partecipazione praticabile e condivisa».
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