
di Marco Pagliariccio
La provincia di Macerata si attesta al 26esimo posto a livello nazionale (su un totale di 107) e al secondo tra le province marchigiane nell’annuale classifica sulla qualità della vita del Sole 24 Ore. Un piazzamento che ricalca sostanzialmente quello di un anno fa, quando Macerata si attestava soltanto un gradino più su, in 25esima piazza.

L’indagine prende in esame 90 indicatori, suddivisi in sei macrocategorie tematiche (ciascuna composta da 15 indicatori) che accompagnano l’indagine dal 1990.
Macerata si conferma al top per Ambiente e servizi, graduatoria nella quale si attesta al quinto posto (-1 rispetto al quarto del 2024), così come in cultura e tempo libero, nella quale guadagna addirittura 27 posizioni in un anno salendo al 14esimo posto.
La provincia guadagna posizioni, pur restando indietro, in fatto di demografia e società (37esimo posto, +11 rispetto a un anno fa), di affari e lavoro (43esimo posto, +5 sul 2024) e di ricchezza e consumi (52esimo posto, +1 in 365 giorni).
Al contrario, la provincia precipita sul fronte di giustizia e sicurezza, scendendo dal quarto al 31esimo posto.
«La nostra provincia si conferma un territorio in cui si vive bene, si continuano a fare figli, l’occupazione femminile è in crescita, la qualità della vita è buona e il tasso di occupazione è alto – dice il presidente Sandro Parcaroli – un risultato ottenuto grazie al lavoro di squadra, attuato con il supporto della Regione e i sindaci del territorio che ogni giorno si impegnano per valorizzare e promuovere i tanti magnifici borghi e le nostre identità che da sempre ci rendono unici e competitivi a livello internazionale. Per questo mi sento di rivolgere un ringraziamento ai tanti amministratori e alle tante associazioni che, con capacità e competenza, hanno saputo valorizzare i propri territori mettendo a terra l’azione amministrativa della Regione Marche in materia turistico-culturale, imprenditoriale e di sviluppo del territorio».
Interessanti alcuni dati che emergono dall’analisi del quotidiano. Sul fronte immobiliare, il canone medio di locazione e il prezzo medio di vendita aumentano sensibilmente rispetto al 2024, ma restano entrambi largamente sotto la media nazionale. A Macerata ci vogliono mediamente 500 euro al mese (+15,4% rispetto al 2024) per appartamenti nuovi di 100 metri quadrati in zona semicentrale nel comune capoluogo contro gli 877 delle media italiana, mentre il prezzo medio di vendita è di 1.100 euro al metro quadrato (+4,8%) rispetto ai 2mila euro della media italiana. Aumenta del 3,3% il tasso di natalità, che mantiene la provincia in linea con quello nazionale (6,0 nati ogni mille abitanti) e diminuisce l’indice di vecchiaia: nel Maceratese 232,6 anziani ogni 100 giovani, leggermente sopra la media. Si mantiene alto il tasso di laureati: Macerata è 14esima, anche se ne perde l’8,9% in un colpo solo. Sul fronte ambientale, cala la raccolta differenziata (32esimo posto col 74%, -1%) pur restando sopra la media (68%), mentre il nostro territorio resta tra i peggiori in Italia sul fronte delle ciclabili: con un metro quadrato ogni 100 abitanti Macerata è appena 101esima e si attesta lontanissima dalla media italiana (10,0 ogni 100 abitanti). Curiosità: a Macerata si registrano 1,9 bar ogni mille abitanti (la media è di 2,8) e gli spettacoli sono 57,7 ogni mille abitanti (la media è di 51,6)

Luca Buldorini
«Oltre all’orgoglio da parte della provincia di poter occupare le prime posizioni a livello nazionale come risultato dell’impegno quotidiano conseguito anche dall’amministrazione provinciale con il supporto delle eccellenti competenze dell’apparto amministrativo, da questa classifica, però, prendiamo anche spunti per migliorare – aggiunge il vicepresidente Luca Buldorini – le criticità degli indicatori in tema di sicurezza e giustizia oggi più che mai ci impongono una riflessione e soprattutto la necessità di portare a compimento una riforma a livello nazionale al fine di poter fornire a tutte le istituzioni strumenti attuativi efficaci e capaci di supportare enti e forze dell’ordine nella loro attività quotidiana».
Tra le cinque province marchigiane, Macerata resta dietro solo ad Ascoli Piceno (22esima, -12 posizioni rispetto al 2025), mantenendo il vantaggio su Ancona (30esima, +5), Pesaro-Urbino (31esima, +7) e Fermo (47esima, invariata).
Ma secondo voi un cittadino qualsiasi può stare bene con la situazione attuale di Macerata (tanti bar, basso reddito pro capite, tanti reati)?? Non è che, "per caso", starebbe meglio con la situazione opposta (pochi bar, alto reddito pro capite, pochi reati)??? No, eh?!?!
Una città tra cantieri e malavita...
Ma lasciamo perdere con queste indagini.
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Tutto sommato non va proprio male anzi……
Fatemi capire–il Sole 24 Ore ci fa scendere di una posizione, quindi stiamo peggio dell’anno scorso… e il presidente esulta? Ma allora qual è il traguardo, arrivare ultimi festeggiando?…
Bhò..????